Piero Villaggio torna a parlare del rapporto con il padre Paolo e con le droghe in una toccante confessione rilasciata ad Eleonora Daniele nella puntata odierna di Storie italiane. “Come padre non posso avere un giudizio positivo, nonostante io gli voglia un bene enorme. Diciamo che gli imputo, soprattutto, il difetto di essere stato troppo assente nella mia vita. Difetto al quale ha cercato di supplire con il denaro. In un verto momento della mia vita avrei avuto bisogno di più attenzioni. Mi sarebbe bastato un padre normale, un padre più presente. Forse, è uno dei tanti rapporti difficili, di competizione, emulazione che spesso si creano con i genitori così ingombranti, famosi, di successo”: qualche tempo fa parlava così Piero Villaggio del padre Paolo con cui ha avuto spesso un rapporto conflittuale. Il figlio del grande attore, scomparso il 3 luglio del 2017 ricorda quel padre così ingombrante a Storie Italiane. Davanti allo specchio, insieme alla sorella Elisabetta, rivela nuovi dettagli anche del suo rapporto con le sostanze stupefacenti. “Avevo trovato la mia terra promessa per stare più tranquillo”, spiega Piero Villaggio. Anche la sorella Elisabetta ha voluto dire qualche parola al fratello.
“NON MI DROGAVO PER COLPA DI MIO PADRE PAOLO VILLAGGIO”
Interpellata da Eleonora Daniele, Elisabetta Villaggio replica al fratello Piero: “Vorrei dirgli di stare più tranquillo, di non rinvangare queste cose che ormai sono passate. Tanti padri, tanti genitori sono assenti per un motivo molto pratico ovvero gli orari di lavoro. Mio padre si è dedicato molto al lavoro, ma io, ad oggi, dico meno male perché ha tirato fuori un personaggio, ha tirato fuori la sua arte altrimenti sarebbe rimasto un uomo frustrato, immagino. Mio padre era una persona di una grande forza, sia fisica che intellettuale. Era una persona che non si arrendeva mai e molto curiosa. Con lui era impossibile annoiarsi perché era molto stimolante. Con lui si poteva parlare di qualunque argomento. Con mio fratello ho un buon rapporto. Ogni tanto lo battibecco come lui critica me. Siamo alla pari”, spiega la figlia di Paolo Villaggio. Tornando sulle “colpe” che avrebbe dato al padre, Piero Villaggio chiarisce. “Nel libro ho raccontato un pezzo della mia vita. L’ho scritto in maniera divertente e chiaramente parlo di mio padre perché fa parte della mia vita. Forse, l’unica colpa che gli ho dato è che in un periodo della mia crescita non c’è stato, ma la mia dipendenza dalle droghe non è stata colpa sua. Sarebbe troppo semplice e non è così. Magari, in un momento difficile, avrei avuto bisogno di un sostegno, ma come tutti i ragazzini”.