L’aggressione a Niccolò Bettarini ha cambiato Simona Ventura. Con il magone, la conduttrice ha ricordato quei terribili momenti nella prima puntata di Verissimo. La Ventura ha raccontato di aver ricevuto la telefonata dal cellulare di Niccolò alle sei del mattino. Dall’altra parte, però, non c’era suo figlio, ma una sua amica che le ha gelato il cuore quando le ha detto che Niccolò era stato accoltellato. La Ventura ricorda così di aver vissuto le ore più brutte della sua vita trovandosi in Calabria. Dopo aver raggiunto Roma, non è riuscita a trovare posto sull’aereo per Milano. E’ così volata a Torino da dove, con l’auto, ha potuto poi raggiungere l’ospedale in cui si trovava Niccolò. Dalle notizie che leggeva sui siti, la Ventura temeva il peggio, ma dentro di sé sentiva che non poteva essere così grave. Oggi che tutto è passato, la Ventura ammette: “Vivo le emozioni in maniera diversa rispetto a prima, perchè mi sono resa conto che le cose importanti si possono perdere in un attimo. Siamo pronti a vivere una nuova vita, con nuovi colori” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Il racconto drammatico di Niccolò Bettarini

Un racconto drammatico quello di Simona Ventura a Verissimo. Si parla dell’aggressione del figlio Niccolò Bettarini, avvenuta lo scorso 1 luglio a Milano. La conduttrice racconta della telefonata ricevuta alle 6 di mattina e della corsa nell’ospedale dove era ricoverato. Anche Niccolò parla di quanto accaduto, e dichiara: “Sicuramente esperienze che fanno male, da non vivere. Però per come l’ho vissuta io questa esperienza, ho capito che l’hanno vissuta peggio le persone che sono intorno a me e ho capito che non voglio più farle sentire così. Non ho mai avuto momenti tristi o di depressione dopo l’accaduto, solo sbalzi d’umore che alla fine è anche normale ci siano. Mia mamma e mio padre sono stati davvero male e di conseguenza io mi son sentito malissimo perché vederli così mi ha fatto molto più male che le 11 coltellate.” E conclude: “Io quella sera in ambulanza mi ripetevo: così no, così non voglio morire!” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Le confessioni drammatiche di Simona Ventura

“Dentro di me sentivo che non poteva essere così grave”: Simona Ventura ricorda così quei terribili momenti dell’aggressione subita dal figlio Niccolò. Accoltellato all’uscita di un locale milanese, dopo una serata trascorsa con gli amici, Niccolò ha rischiato la vita. Sono stati attimi bruttissimi non solo per lui, ma anche per la sua famiglia che, in quei momenti ha temuto il peggio. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e oggi Simona Ventura e Niccolò Bettarini possono liberamente parlarne ai microfoni di Verissimo. La conduttrice tira così fuori le ansie e le paure di ogni mamma, ma poi, ai microfoni di Silvia Toffanin, aggiunge: “Sono cattolica, ma anche molto fatalista, credo che per ognuno di noi ci sia un destino già scritto. Tenerli a casa non seve a nulla. Certamente Niccolò adesso è contento di questa nuova vita e spero che la veda da una prospettiva differente”. Da quel giorno, dunque, tutto è cambiato per la famiglia della Ventura, grata alla vita per aver dato a Niccolò un’altra possibilità (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Simona Ventura e Niccolò Bettarini ricordano l’aggressione

Domani pomeriggio torna su Canale 5 la nuova stagione di Verissimo. Il celebre programma del sabato, verrà condotto ancora una volta da Silvia Toffanin. Per la puntata d’esordio, ci sarà spazio per Simona Ventura accompagnata da Niccolò Bettarini. Madre e figlio parleranno per la prima volta, della terribile aggressione subita dal giovane lo scorso luglio. La conduttrice di Temptation Island Vip, si è presa una paura molto forte e durante la chiacchierata, ha svelato le sue emozioni a caldo. “Da pochi mesi a questa parte vivo le esperienze della vita e di lavoro con un’altra percezione. Abbiamo vissuto questa cosa come un grande segnale, come a dirci che i valori sono altri”. Anche Niccolò Bettarini ha detto la sua, menzionando le dolorosissime emozioni vissute sul momento: “Penso sia normale avere paura in certi momenti e mentre mi portavano in ospedale, continuavo a ripetermi che non potevo e non volevo morire in quel modo”.

Simona Ventura e Niccolò Bettarini ospiti a Verissimo

“Chi ha sofferto di più è stata la mia famiglia. Per la prima volta ho visto mio padre piangere. Mamma e papà sono stati entrambi molto male e vederli così mi ha fatto più male delle undici coltellate”, ha raccontato Niccolò intervistato da Silvia Toffanin in onda con la prima puntata di Verissimo. Ripercorrendo i difficili momenti vissuti dopo l’aggressione, Simona Ventura ha ricordato: “Dentro di me sentivo che non poteva essere così grave come stavo leggendo sui giornali. Il mio compagno Gerò è corso in ospedale prima di me, e tutti si sono prodigati per starmi vicino, a partire dalle istituzioni e dal sindaco di Milano. Adesso ci aspetta una nuova vita con nuovi colori”. In ultimo, proprio la conduttrice ha chiesto alla Ventura quale sensazioni viva attualmente nei confronti dei figli, se paura oppure altro. “Sono cattolica, ma anche molto fatalista, credo che per ognuno di noi ci sia un destino già scritto. Tenerli a casa non serve a nulla. Certamente Niccolò’ adesso è contento di questa nuova vita e spero che la veda da una prospettiva differente”.