Pericolo boicottaggio per Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini sul caso Stefano Cucchi. Motivo del contendere, l’uscita simultanea al cinema e sulla piattaforma di streaming Netflix. Risponde il protagonista Alessandro Borghi: “Tutti meritano di poterlo vedere in sala e grazie a chi va al cinema alla fine potrò andare dalle persone che hanno boicottato il film e dire ‘a occhio e croce vi siete sbagliati'”. Poi chiosa: “Quello che sta succedendo mi riempie di gioia: non mi interessano gli incassi, ma vedere che c’è una volontà di condividere l’esperienza. Le sale sono piene, ogni giorno mi arrivano una marea di messaggi, le persone mi scrivono la propria impressione sul film e questo è impagabile, vale tutti i premi di questo mondo”. [agg. di Rossella Pastore]
IL COMMENTO DI PIETRO GRASSO
Sulla mia pelle ha toccato profondamente anche Pietro Grasso, leader del movimento politico Liberi e Uguali. Dopo aver visto il film sulla vita di Stefano Cucchi, l’ex magistrato ha espresso le emozioni che ha provato su Facebook. In un lungo post condiviso da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, Pietro Grasso ammette di aver sentito sulla propria pelle l’angoscia di un ragazzo morto mentre era in stato di custodia cautelare. “Molte cose, come tutti, le avevo lette sui giornali; altre me le aveva raccontate tra rabbia e dolore Ilaria, quando ci incontrammo in Senato quattro anni fa. Ricordo bene le sue parole, la sua sete di giustizia e di verità. È assurdo, incomprensibile, vergognoso morire mentre si è nel posto che dovrebbe essere il più sicuro”, scrive Pietro Grasso che aspetta che la giustizia faccia il suo corso. Da cittadino e da ex magistrato, però, Grasso non può fare a meno di scrivere una riflessione personale: “È impensabile – eppure è successo troppe volte – che un cittadino muoia mentre si trova sotto il controllo dello Stato. La morte di Stefano è un dramma per la sua famiglia ma anche per tutti i cittadini che sentendo questa storia si scoprono meno sicuri, si fidano un po’ meno delle istituzioni”. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
IN MIGLIAIA PER STEFANO CUCCHI
Sulla mia pelle, il film sugli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, magistralmente interpretato da Alessandro Borghi, dopo aver conquistato la 75esima Mostra del cinema di Venezia, sta sbancando i botteghini. In migliaia hanno scelto di vedere la storia di Stefano e vivere quelli che sono stati i suoi ultimi sette giorni. Un film intenso, forte, che racconta gli ultimi, terribili momenti di vita di Stefano Cucchi, morto in carcere completamente da solo. Per rendere più credibile la sua interpretazione, Alessandro Borghi ha perso molti chili. Sul grande schermo, assomiglia davvero al fratello di Ilaria Cucchi che, in questi anni, non si è mai arresa, cercando di arrivare alla verità. Un film intenso, devastante, con un finale tragico che tutti conoscono, ma che visto con i propri occhi, lascia un segno d’impotenza incredibile. Il merito va proprio ad Alessandro Borghi che sta strappando gli applausi degli addetti ai lavori, ma anche di chi, non conosceva bene la storia di Stefano come gli studenti che hanno potuto assistere alla proiezione. “Non è difficile essere soltanto un tossico, soltanto uno spacciatore, o semplicemente essere uno dei tanti nessuno che abitano le nostre città e i nostri quartieri. C’è la violenza della complicità, dell’indifferenza e del disprezzo espresso da quanti hanno visto e avuto un contatto con Stefano negli ultimi strazianti giorni”, si legge su zic.it.
I MESSAGGI DEI VIP
Anche tanti personaggi famosi hanno visto Sulla mia pelle, in primis Fabrizio Moro che, alla storia di Stefano Cucchi ha dedicato una canzone “Fermi con le mani”. Pur conoscendo perfettamente la storia di Stefano, il cantautore romano è rimasto colpito, ancora una volta, dal dolore e dalla solitudine di un ragazzo morto senza nessuno della sua famiglia accanto. “Caro Alessandro Borghi, mi hai fatto emozionare, incazzare, piangere … hai un talento smisurato ragazzo. L’angoscia che traspariva dai tuoi occhi, mi ha portato lì, in quella cella, in quegli attimi, in un faccia a faccia continuo fra gli ultimi centimetri di vita di un essere umano e la sua disperazione.. grazie”, ha scritto Fabrizio Moro. Anche Jovanotti ha consigliato ai suoi fans di vedere Sulla mia pelle: “un film che vi consiglio, credo si possa vedere sia nelle sale che su netflix, racconta gli ultimi giorni della vita di Stefano Cucchi con durezza e “pietas”. Bellissimo film. La vicenda di #stefanocucchi fa ancora male, questo film peró fa bene a tutti”.