Zoe Esposito non è riuscita a sfuggire all’aggressione che ha colpito il fidanzato Niccolò Bettarini. Lo scorso luglio c’era anhce la ragazza, una studentessa dai capelli lunghi e biondi, in quel gruppo di amici che in poco tempo si è trovato al centro di un momento di alta tensione. Finito poi per fortuna con un lieto fine, ma comunque spaventoso per il figlio di Simona Ventura e per la fidanzata. Niccolò infatti ha ricevuto delle coltellate da uno sconosciuto per aver cercato di difendere un amico e Zoe non ha esitato un attimo prima di lanciarsi nella mischia per proteggere il ragazzo. La 21enne ha ricevuto così pugni e calci dagli stessi assalitori, ma in quel momento non ci ha pensato due volte. “Voler bene significa sacrificio”, ha scritto infatti subito dopo il fattaccio sui social. La milanese che frequenta la IULM se l’è cavata con soli otto giorni di prognosi, mentre Niccolò si è dovuto sottoporre ad un’operazione alla mano. “Contro tutto e tutti”, scrive ancora Zoe, sicura che di fronte all’affetto, all’amore, non ci si debba fermare mai. Un sentimento di questa portata indica presenza, “senza se e senza ma”. Nessun ripensamento o senso di colpa per aver messo a rischio la propria vita. Come una vera leonessa. 



UNA STORIA DI LUNGO CORSO

Inizialmente inquadrata come amica, Zoe Esposito si è fatta riconoscere come fidanzata in seguito all’aggressione a Niccolò Bettarini. Inizialmente i giornali si sono mossi con i piedi di piombo infatti riguardo alla loro love story, soprattutto per la delicatezza del momento. Nata il 13 giugno, la sua solarità è visibile in tanti post pubblicati sui social. Tante amiche, forse solo una davvero nel cuore, con cui si immortala spesso negli scatti estivi. E anche una forte passione per i cani e la lotta contro le ingiustizie. Zoe si erge sullo scalino della saggezza nonostante i suoi 21 anni e ragiona con una testa da adulta. Lo scorso settembre ha infatti voluto chiarire alcuni aspetti inerenti ad una vicenda di cronaca collegata ad un pitbull. Una bambina, lasciata da sola, è stata uccisa da due cani. Tragedie che avvengono ormai ogni giorno e che si ripetono, spaccando in due l’opinione pubblica. Di chi è la colpa? Per la Esposito è doveroso precisare che l’imprevedibilità non è solo animale o cane, in questo caso. Anche l’uomo reagisce d’istinto. “Nessun animale nasce killer”, scrive in un lungo post a corredo di un primo piano del suo Axel, un pittbull dal muso dolce e dalla mascella importante.

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