Beatrice Aurora Iannelli vivrà un vero incubo quando si innamorerà di quello che ai suoi occhi sembra il fidanzato ideale. Per amore di quell’uomo, dai sogni simili ai suoi e la passione per il canto, arriverà persino a lasciare la persona con cui ha una relazione da diversi anni. Non ci penserà due volte ad andare contro tutto e tutti, decisa a perseguire il suo sogno d’amore. Che presto si trasformerà in un vortice di abusi fisici e psicologici, insulti e traumi. La storia d’amore fra Beatrice e il suo futuro aguzzino inizia infatti quando i due si accorgono di provare qualcosa mentre cantano insieme. Fanno spesso dei duetti di canto e questo li porta a diventare sempre più intimi. “Ci eravamo innamorati fra gli spartiti che cantavamo”, dice Beatrice a Action Aid. La storia di Beatrice Aurora Iannelli verrà raccontata nella puntata di Sopravvissute che andrà in onda nella seconda serata di Rai 3. Sarà la protagonista che ripercorrerà il suo viaggio nel buio, uno di quelli che si compie senza paracadute mossi dalla fiducia che si nutre verso un’altra persona. E Beatrice si fida del suo futuro fidanzato. Si fida di quelle parole d’amore che pronuncerà a uno dei loro concerti. “Sembrava infastidito da ogni piccola cosa”, rivela ancora. In quel momento però l’uomo dà tutta la colpa alla sua paura di perderla e al suo essere iper-protettivo. “Vivevo con il telefono in mano”, aggiunge subito dopo, “per rispondergli sempre tempestivamente”. 



BEATRICE AURORA IANNELLI, LE VIOLENZE DEL COMPAGNO

Beatrice Aurora Iannelli riuscirà a sottrarsi alle violenze del compagno solo dopo due anni dall’inizio della loro relazione. Eppure fin dall’inizio non può fare a meno di notare di sentirsi sempre in un forte stato di inquietudine. Beatrice non vuole discussioni e per evitare scontri con il fidanzato, arriverà persino a nascondergli le cose. Persino le uscite con le amiche, che è solita fare ogni settimana. Non tarderà molto prima che l’uomo passi dalle parole ai fatti, dagli insulti e le accuse di tradimento ai primi schiaffi. Beatrice infatti è costretta a comunicare costantemente dove si trova. Deve rispondere subito a ogni sua telefonata, altrimenti agli occhi del compagno vuol dire che sta “combinando qualcosa di sbagliato nei suoi confronti”. In una lunga intervista ad Action Aid, Beatrice racconta il dramma di quel giorno, quando quel pugile alto e muscoloso si accanirà contro il suo corpo di donna, di appena 38 kg. “Una sua manata aveva il potere di paralizzarmi e stordirmi per diversi secondi”, racconta.



IL DRAMMA DELL’ANORESSIA

Quel primo schiaffo si trasformerà poi in un secondo e in un terzo e diventerà una vera e propria routine. Impossibile per Beatrice come riuscire a sottrarsi alle botte, dato che tutto ciò “che lo rendeva felice un giorno, lo imbestialiva quello seguente”. Come un animale in gabbia costretto a catturare i segnali del pericolo, Beatrice è alla fine costretta a intuire nello sguardo del compagno i primi segni della sua furia. Così fa un respiro profondo, si prepara al dolore che certamente le verrà causato. “Era così bravo a convincermi che meritavo quell’inferno”, dice pensando a quei giorni. Pugni, schiaffi, morsi, sputi. L’uomo non si ferma di fronte a nulla e lei, quello scricciolo di donna, come si definisce, è così innamorata da credere persino di essere la causa della sua stessa sofferenza. Beatrice è costretta ad ingoiare tutto, ma smette di farlo con il cibo. Cessa di mangiare, diventa anoressica e la sua salute peggiora. Lui ormai ha già abusato di lei più volte. “Non accettava un no e prendeva sempre ciò che voleva”, sottolinea. Solo gli amici l’aiuteranno a recarsi al centro antiviolenza e farsi aiutare, soprattutto per riuscire a staccarsi da quell’amore malato che le impedisce di scappare o lasciare il compagno.

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