Il film “Bar sport”, basato sul libro di Stefano Benni, ha diviso la critica: “Portare al cinema ‘Bar sport’ significava lavorare sui personaggi e trovare un corrispettivo allo stile. Martelli c’è riuscito realizzando alcune parti a disegni animati – i mitici racconti dei Piva e del Pozzi – e il tono del film è quello giusto, anche se forse qualcuno si aspetterà più risate, più comicità e meno surrealismo. Cast di grande livello (bellissimo il cammeo di Teocoli), Battiston perfetto. Altri un po’ meno. Bisio forse sta facendo fin troppi film, dopo anni di attesa per sfondare sul grande schermo”, ha scritto Alberto Crespi, su L’Unità. Invece Massimo Bettarelli, sul Giornale, ha bocciato il film: “Che delusione. Trasferito sullo schermo, il surreale romanzo di Stefano Benni perde fragranza e umorismo… Un girotondo piuttosto sboccato di personaggi senza smalto, tra estenuanti tormentoni (Cornacchione) e inutili incursioni (Teocoli e Amendola)”. Il film “Bar Spor”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul Nove a partire delle 21.25 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a dPlay, cliccando qui.



CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM  E IL CAST

La pellicola Bar sport è stata prodotta da Giannandrea Pecorelli ed è stata affidata alla regia di Massimo Martinelli mentre il soggetto è stato scritto da Stefano Benni e Alessandro Genovesi, la sceneggiatura è stata invece estesa da Luca Miniero e Francesco Patierno. La distribuzione di questo film in Italia è stata gestita dalla 01 Distribution e la casa cinematografica che ha reso possibile la realizzazione della è stata la Rai Cinema. Martelli nasce a Bologna, cresce artisticamente nella città di Balanzone frequentando il DAMS nel quale si laurea sceneggiatore nel corso di Suso Cecchi D’Amico. In seguito scopre il mondo della comicità scrivendo copioni teatrali per i monologhi e gli spettacoli di Patrizio Roversi, Susy Blady, Fabio Fazio, Teo Tocoli, Sabina Guzzanti e tanti altri comici tra i più amati della nuova satira italiana. Scopre il cinema dirigendo nel 1992 ‘Per non dimenticare’ per poi trovare un primo successo reale con ‘Muzungu’, film nel quale protagonista è Giobbe Covatta assieme a Paolo Veronica e al grande comico lombardo Felice Andreasi, qui già molto vecchio ma sempre all’altezza dei suoi personaggi. Si ride con ‘Bar Sport’, anzi si sorride perché Benni è ironia più che comicità, è analisi della società filtrata attraverso gli occhi surreali di Stefano Benni e della sua penna pungente, uno scrittore visionario che mancherà sempre a tutta l’Italia, per quanto bolognese sino all’osso. Il film ha avuto un buon successo, capito forse a livello geografico più che su tutto il territorio nazionale, premiato più dal suo pubblico che dalla critica, peccato, anche questo è cinema e con il valore che anche in Maestri come Pupi Avati ha generato una comicità leggera e frizzante, intelligente e sottile.



NEL CAST ANCHE TEO TEOCOLI

Bar Sport è stato tratto da uno dei romanzi più allegri ed amati del narratore comico, surreale e ironico, Stefano Benni, sulle frequenze digitali di Nove, alle ore 21,25 del 17 settembre 2018 arriva infatti la pellicola che proprio da quelle pagine ha tratto ispirazione per rendere al cinema una trama divertente, assurda nello svolgimento, leggera ma profonda nella sottile ironia sociale di Benni, ‘Bar Sport’. La ‘Luisona’ è la vera protagonista della storia, una pasta storica esposta per anni nel contenitore sul bancone dove cannoli e croissant sono stati i suoi vicini per anni, tutti mangiati freschi in giornata, ma lei sempre là, esposta e trofeo del Bar. Questo per darvi una prima idea di cosa tratta ‘Bar Sport’, un film davvero divertente, ottima idea da parte di Aurora Film & TV e Rai Cinema di occuparsi della produzione affidando la regia di ‘Bar Sport’ al regista Massimo Martelli, bolognese D.O.C. come Stefano Benni. Nel cast di ‘Bar Sport’ occorrevano personaggi idonei ad una trama surreale, per cui fu azzeccato chiamare nel gruppo Claudio Bisio, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Teo Teocoli, Claudio Amendola e tanti altri, una vera parata di campioni del sorriso. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



BAR SPORT, LA TRAMA DEL FILM COMICO

Siamo nella metà degli anni ’70 bolognesi e le vicende di un gruppo di personaggi tipici della città felsinea, si muove all’interno del ritrovo classico degli anni d’oro del boom economico, il bar. Il Bar Sport nel nostro caso, un classico. Le vicende sono canoniche per la provincia di quegli anni in cui Bologna e il suo territorio erano la miniera dorata per esistenze serene, ‘sabadone’, come vengono definite in slang locale, cioè fatte da buone persone, personaggi ‘border line’ ma assolutamente innocui e bonari, gente pacifica che vive in maniera surreale. Potrebbe apparire il frutto dell’immaginazione di Benni, ma questa era la realtà dell’Emilia di Provincia e di città, gente tranquilla ed estrosa, folle nella loro irreale essenza, non a caso in quegli anni gente come Mingardi, Guccini, Vito, i Fratelli Ruggeri, in seguito Malandrino e Veronica altro non fecero che esaltare questi ‘soggetti’ da bar. In ogni caso il bar è il centro della vita di queste persone, amori, indecisioni, sofferenze, situazioni assurde come il furto della pasta ‘Luisona’, vecchia pasta da colazione mai acquistata, fedelmente esposta per anni fino al momento del furto, le trasferte per supportare la squadra rosso e blu, il Bologna che in quegli anni era tra le migliori squadre outsider della serie A italiana, insomma, la classica vita da bar tra biliardo, caffè corretto, sambuca con la mosca, qualche donna quando capitava, ma che lotta!