Il legame tra i due vicepremier dell’esecutivo giallo-verde non potrebbe essere più solido di così, parola di Enrico Mentana, che qualche ora fa, ospite della trasmissione Tagadà, ha paragonato il rapporto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini a quello di una coppia profondamente innamorata. “Siamo vicini al test di gravidanza”, ha ammesso infatti il direttore del Tg di La 7, evidenziando lo stretto legame che oggi, a dispetto del recente passato, intercorre fra l’attuale Ministro dell’Interno e il Ministro del Lavoro. Del matrimonio che unisce Lega e Movimento Cinque Stelle si è parlato parecchio già pochi giorni dopo le elezioni dello scorso 4 marzo, quando su una parete a Roma è comparso un murales che ritraeva Matteo Salvini e Luigi Di Maio intenti a baciarsi appassionatamente. Se vi siete persi il filmato con le dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore da Enrico Mentana, potete cliccare a questo link e visualizzare l’intervento in una clip condivisa da Il Corriere della Sera.



“PER ORA È QUESTA LA COSA CHE TIENE DI PIÙ”

“Tutte le volte che sento parlare in pubblico e anche in colloqui più riservati, esponenti della maggioranza dicono che il vero asse è il rapporto personale di fiducia che c’è tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini“. Non sembra avere alcun dubbio Enrico Mentana, che qualche ora fa, ospite di Tagadà, ha parlato del rapporto fra l’attuale Ministro dell’Interno e il Ministro del Lavoro. “Poi – continua il Direttore del Tg di La 7 – come succede anche ai grandi amori, può darsi che un giorno all’altro volano i piatti. Però, per ora, questa cosa è la cosa che tiene di più”. Secondo Enrico Mentana, infatti, quello tra Lega e Movimento Cinque Stelle è “un rapporto, un’unione, un matrimonio che è del tutto spurio, perché è un pezzo del centro destra…”. Tuttavia, non era poi così difficile immaginare un accordo fra le due forze politiche, così come conferma il noto direttore nel corso del suo intervento: “È vero che da tanti anni c’erano rapporti inconfessati tra Cinque Stelle e Lega, perché su tante cose dicevano praticamente le stesse cose”.



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