Nel corso dell’intervista rilasciata a Storie Italiane, Riccardo Fogli e Roby Facchinetti sono tornati sul successo della reunion dei Pooh dello scorso anno: “Pensare di fare due esauriti a San Siro, è una cosa inimmaginabile”, con Roby che ha citato “il grande affetto dei fan, che ci abbracciano e ci ringraziano”. Riccardo Fogli evidenzia: “Ogni serata era l’ultima per chi stava sotto, si vedevano amici e fans che piangevano. Ho pianto tantissimo, non me ne vergogno: l’ingresso sul palco era una botta al cuore e allo stomaco”. Sulla decisione di dividere le strade: “E’ stato duro per noi prendere questa decisione, ma l’opportunità del 50ennale era sempre stata un sogno: volevamo chiudere questa avventura con le luci accese”. Roby Facchinetti poi scherza a proposito di un’altra reunion futura: “Io sto organizzando il 100ennale, io ci sarò”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FOGLI E FACCHINETTI A STORIE ITALIANE

Riccardo Fogli e Roby Facchinetti protagonisti a Storie Italiane: i due membri dei Pooh hanno ripercorso i cinquanta anni di amicizia tra retroscena e aneddoti. L’intervista di Eleonora Daniele parte dagli inizi, dal primo incontro tra i Pooh e il cantante toscano: “Ci siamo conosciuti nel 66’, Fogli era al Piper con il suo gruppo”, le parole di Roby, seguite da quelle di Riccardo: “Son diventato uno dei Pooh grazie a Roby che vide in me un giovane talento”. Facchinetti poi sottolinea a proposito: “Era molto bravo come strumentista e aveva questa bella voce, era carismatico e piaceva alle ragazze”. E scherza a proposito del fascino del compagno di band: “Anche adesso piace molto alle donne, all’epoca molto, molto di più. Aveva ima tecnica molto particolare per conquistare: era molto elegante e questo piaceva”.



“NON SI POSSONO CANCELLARE 50 ANNI DI EMOZIONI”

Roby Facchinetti poi parla della loro amicizia, di un rapporto che continua ad andare avanti dopo cinquanta anni: “Non si possono cancellare cinquanta anni di esperienze, la nostra storia è innanzittutto umana e poi di conseguenza musicale: riuscire a stare insieme 50 anni come abbiamo fatto noi, facendo cose straordinarie, non è facile”. Riccardo Fogli, che lasciò il gruppo ad un certo punto, ha poi sottolineato: “Ci sono dei cicli che finiscono e ne iniziano altri. Quando mi chiamarono per la reunion, dissi subito di sì: due anni magici, mi hanno emozionato molto. Se me la aspettavo? Ho macinato chilometri e mi sono guadagnato autonomia artistica, ma quella telefonata mi ha emozionato parecchio”. Infine, Roby ha parlato del legame che ha con Riccardo Fogli e ha svelato: “Io e lui abbiamo vissuto i primi sette anni molto formativi, sognavamo di fare questo mestiere e dovevamo farci spazio in mezzo a milioni di gruppi: non si mangiava, si viaggiava sempre e si chiacchierava tantissimo”.

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