Tutta la vita di Alain Delon è un grande incidente. È lui stesso a definirla così: “Io ho sempre vissuto i miei ruoli. Non ho mai recitato. Un attore è un incidente. Io sono un incidente. La mia vita è un incidente. La mia carriera è un incidente”. Poi spiega, accennando alla differenza tra “attore” e “commediante”: “La mia carriera non ha nulla a che vedere con il mestiere di ‘comedien’. ‘Comedien’ è una vocazione. Lo si vuole diventare come si vuole diventare autista di taxi o fornaio. Si seguono dei corsi, si fanno scuole, poi conservatori. È la differenza essenziale e non c’è niente di peggiorativo in questo fra Belmondo e Delon. Io sono un attore (‘acteur’), Jean-Paul è un ‘comedien’. Un ‘comedien’ recita, passa anni a imparare, mentre l’attore vive”. “Vive” come ha vissuto circondato da donne. Ma da questo punto di vista, il suo assunto fa eccezione: un film con una regista, lui, non lo ha mai girato. [agg. di Rossella Pastore]



L’OMAGGIO ALLE DONNE

A 82 anni e dopo una “carriera eccezionale”, Alain Delon ha deciso di fermarsi e “non fare il film di troppo”. Lo ha annunciato lo stesso attore, protagonista de “Il Gattopardo” e “Rocco e i suoi fratelli”, intervistato da Le Monde. Delon ha spiegato di avere un unico rimpianto: “Non aver mai girato un film diretto da una donna”.Prima di andarsene però Delon ha intenzione di recitare in una piece che si intitola ‘Le Crepuscule d’un fauve’ di Jeanne Fontaine. Quanto ai rimpianti, per Alain Delon si presentano tutti sotto forma di figure femminili. L’attore sottolinea che “una sola cosa” gli è mancata ” e gli “mancherà sempre”: fare un film diretto da una donna. “Vi rendete conto non mi è mai successo”.L’attore afferma di essere “capitato in questo mestiere grazie a delle donne”. “Sono loro che mi fanno fare il cinema. Sono state le donne a volermi, a farmi, a darmi tutto, donne che si sono innamorate di me. Hanno avuto minimo, sei o sette anni di più di me. E allora, negli occhi di queste donne, volevo vedere che io ero il più bello, il più grande, il più forte e così sono diventato attore”.



L’ANNUNCIO DEL RITIRO

Alain Delon si ritira. La star francese del cinema internazionale, a 82 anni, ha annunciato l’addio alle scene. Dopo una carriera straordinaria fatta di tantissimi successi e riconoscimenti, Alain Delon non ha alcuna intenzione di rovinare tutto per girare qualche film di troppo. La volontà dell’artista è lasciare ai posteri il meglio del suo repertorio. Ad annunciarlo è lo stesso attore in un’intervista rilasciata ai microfoni Le Monde. “Non voglio combattere la battaglia di troppo”, dice Delon al quotidiano francese. “Ho avuto una carriera talmente eccezionale da non voler fare il film in più. I registi con i quali potrei girare sono morti vi giuro, oggi, non vedo chi potrebbe farmi fare un film”, aggiunge. La star, poi, spiega di essere diventato un attore per caso, grazie alla scelta delle donne: “Sono loro che mi fanno fare il cinema. Sono state le donne a volermi, a farmi, a darmi tutto, donne che si sono innamorate di me. Hanno avuto minimo, sei o sette anni di più di me. E allora, negli occhi di queste donne, volevo vedere che io ero il più bello, il più grande, il più forte e così sono diventato attore”, spiega.



IL RIMPIANTO DI ALAIN DELON

Tanti i film importanti in cui ha lavorato Alain Delon che, nel corso della sua carriera, ha dimostrato di essere sia bello che bravo. L’attore, infatti, protagonista de “Il Gattopardo”, “Rocco e i suoi fratelli”, “Il tulipano nero”, “Crisantemi per un delitto”, “Tre passi nel delirio”, “Frank Costello faccia d’angelo”, “Parigi brucia?” e tanti altri. Delon, inoltre, ha lavorato con i registi più importanti del suo tempo come Visconti, Antonioni, Melville a Losey. Nonostante la straordinaria carriera, però, Delon ammette che ha un unico rimpianto: “fare un film diretto da una donna. Vi rendete conto – aggiunge – non mi è mai successo”. Quasi un paradosso per Alain Delon che, per tutta la sua carriera, è stato amato e ammirato dalle donne di tutto il mondo. A 82 anni, dunque, per Delon è arrivato il momento di abbandonare le scene.