Alessandria è protagonista della puntata di questo pomeriggio su Linea Verde, andiamo a scoprire più da vicino questa città piemontese. È un comune italiano di 94.000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia del Piemonte. Città dal clima e dal paesaggio padano per eccellenza, Alessandria si trova al centro di quello che era una volta noto come il triangolo industriale, formato dalle città di Genova, Torino e Milano. La città lega storicamente il proprio nome principalmente alla fase medievale, in cui si contraddistinse per essere uno dei primi centri ad assumere la posizione di libero comune e per l’arrivo delle popolazioni ebraiche, la cui presenza in città è ancora oggi testimoniata dalla presenza della nota Sinagoga comunale Per la sua posizione strategica nel Nord della penisola italiana, Alessandria fu anche una delle località più importanti per i moti risorgimentali, fungendo da base strategica per l’incontro dei patrioti e delle menti più influenti.



LINEA VERDE, PIAZZA DELLA LIBERTÀ LUOGO D’INTERESSE

Fra i principali luoghi d’interesse della città vi sono la Piazza della Libertà, nota per i suoi palazzi di secolare tradizione storica, e il Duomo, noto anche come Cattedrale dei Santi Pietro e Marco. L’esterno apparirà come una semplice chiesa in stile neoclassico e con rimandi al barocco, ma è l’interno, con le sue preziose statue e i riferimenti alla fase medievale, il vero centro d’interesse dell’edificio. Molto caratteristico è anche il paesaggio cittadino nei mesi invernali, in particolare quando la nebbia del Po copre il Tanaro nei pressi del nuovo Ponte Cittadella, struttura completata soltanto nel 2016.



IL PAESAGGIO MOZZAFIATO

Più che il suo patrimonio artistico-culturale, però, ciò che contraddistingue la città stessa di Alessandria e la sua provincia è il paesaggio. In epoca medievale, per la particolarità della sua posizione, la città era comunemente nota come Alessandria della palude. La confluenza dei fiumi Tanaro e Bormida, infatti, crea una vasta zona pianeggiante che si caratterizza per la coltivazione di mais e per le ampie risaie. Proprio questi due elementi, riso e mais, sono una sorta di simbolo di quella zona geografica e costituiscono uno dei motori dell’economia cittadina. Dall’incontro fra le paludi dell’alessandrino e la vasta zona del Monferrato, i cui vitigni sono Patrimonio dell’Unesco, nascono anche alcuni dei più saporiti piatti tipici della zona come il risotto al barolo e la Polenta del Marengo.

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