Piero Chiambretti ha davvero molto da raccontare riguardo alla sua carriera, al debutto nel mondo dello spettacolo e soprattutto il suo arrivo in tv. In molti lo ricordano al Festival di Sanremo del ’97, in coppia con Mike Bongiorno e Valeria Marini. “Per la prima volta comparvi davanti al pubblico di Rai 1” dice infatti a La Mia Passione, in replica nell’access prime time di oggi, sabato 22 settembre 2018, su Rai 3. “E quindi dovevo colpire e colpirmi in modo originale”, continua accennando alla sua decisione di impersonare un Angelo sospeso in aria, che veniva calato in centro al palco dell’Ariston grazie ad un sistema di corde e carrucole. In realtà avrebbe dovuto condurre al fianco di Raffaella Carrà, che tuttavia ha scelto di rifiutare l’incarico per via di una delusione d’amore. Da qui l’idea di chiamare Bongiorno, un presentatore amato dal pubblico italiano ed in grado di rassicurare i telespettori da casa. Il pensiero è finito poi a Valeria Marini come valletta per riuscire a sostituire con la sua sola presenza la storica coppia di showgirl, una mora e una bionda. In quel momento però i pensieri di Chiambretti erano tutti diretti verso una violinista dell’orchestra, Elena Majoni, con cui si fidanzerà poi per due anni. “Pensavo più a lei che al Festival”, svela infatti al conduttore ricordando come il suo unico obbiettivo fosse colpire la musicista.
CHIAMBRETTI, “UN’INFANZIA FELICE, NONOSTANTE L’ALTEZZA”
La prima apparizione di Piero Chiambretti in tv risale all’epoca di Musica Insieme, un programma di intrattenimento che negli anni Novanta andava in onda su 7 Gold e solo per le regioni Lombardia, Liguria e Piemonte. All’epoca non era forse nemmeno maggiorenne, ma è lì che ha alimentato il fuoco della sua passione. Si ritrova infatti a Tale Marina per sua scelta, dopo essere stato convinto dall’amico Arturo a sostenere dei provini per la Rai. In attesa di una risposta, Chiambretti ha deciso di puntare tutto su un’emittente minore, sicuro di poter avere una maggiore possibilità d’ingresso. Un contesto che alla fine gli darà la possibilità di sperimentare e rivoluzionare il concetto della tv italiana. Convince infatti il proprietario della rete a concedergli lo spazio di mezzogiorno ed armato di un’unica telecamera, dotata di un cavo di tre metri, decide di appostarsi all’esterno. “Siamo la televisione” è la frase che usava per raccogliere i passanti e porre loro delle domande, come appoggio per le sue battute. “Uscire dalla televisione e andare verso la gente incuteva fascino ed una forte preoccupazione”, riocorda infatti di quel periodo. Anche se la volontà di far sorridere nasce in Chiambretti molti anni prima, quando ancora si trovava fra i banchi di scuola. “Far ridere, strappare le risate era la mia ossessione”, racconta infatti pensando a quel periodo in cui ha avuto il suo primo vero grande pubblico. “Ero un discolo”, confessa inoltre parlando di un’infanzia felicissima, “nonostante qualche complesso per l’altezza non esagerata”. La madre che lo ha cresciuto con le sue sole forze è riuscita infatti a fargli anche da padre, “sacrificando la sua vita per un figlio in un periodo in cui essere ragazza madre non era chic”. Clicca qui per rivedere la puntata di La Mia Passione con Piero Chiambretti