Dopo aver ripercorso la storia di Nunzia Liucci, Caporal Maggiore e madre del piccolo Roberto, La prima volta di Cristina Parodi si concentra sul secondo ospite della prima puntata. Lei si chiama Giada ed è una ragazza ricca di talento, con la passione per la danza. La sindrome di Down, infatti, non l’ha mai fermata e oggi, con la sua voglia di ballare, è per la sua famiglia motivo di felicità: “Giada è una gioia, in qualsiasi posto in cui andiamo lei abbraccia tutti”, ha rivelato sua madre Lella, che per il futuro rivela: “ci saranno persone che potranno capire, ci saranno persone che si allontaneranno da lei e soffrirà tantissimo”. La piccola Giada oggi si allena anche tre volte a settimana e ad accompagnarla in questa passione è il suo cavaliere Francesco: “È bravo, voglio ballare con lui perché mi piace, è bello, mi piace”, conferma la piccola campionessa di danza. E Francesco, a quanto pare, ha fatto breccia anche nel cuore dei suoi i genitori, ecco cosa pensa di lui papà Elio: “Trovare un ragazzo disponibile a ballare con una ragazza come giada era per noi una paura, invece Francesco lo fa con amore e con dolcezza” (Agg. di Fabiola Iuliano)
“MI PIACE ASCOLTARE E RACCONTARE”
Al via in questi istanti La Prima volta di Cristina Parodi, un format tutto nuovo con il quale la conduttrice racconterà storie di gente comune, ma allo stesso tempo straordinaria. A dare qualche dettaglio sullo show, in questi istanti in onda su Rai Uno, è proprio la padrona di casa, che in apertura di puntata rivela: “La prima volta che mi hanno parlato di questo progetto mi è piaciuto, perché mi piace ascoltare e raccontare”. Il nuovo progetto della domenica di Cristina Parodi è infatti quello di porre l’accento su storie di vita straordinarie, ma allo stesso tempo ordinarie, come quella di Nunzia Lucci, mamma del piccolo Roberto e Caporal Maggiore in missione a Herat, in Afghanistan. Ecco le parole che la conduttrice ha riservato al suo pubblico in apertura di puntata: “Di questi tempi in cui capita di essere sopraffatti dalle notizie che ci addolorano, le notizie tristi, vorrei offrirvi in una parte della domenica delle notizie forti”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
STORIE DI GENTE COMUNE
Nuova sfida per Cristina Parodi, in onda ogni domenica alle 17.35. Il titolo del programma è La prima volta; ma lei, in certe cose, è una veterana. Già la scorsa stagione aveva condotto Domenica In in coppia con la sorella Benedetta. Quest’anno ci riprova con un nuovo format, un people show in diretta che racconta le “prime volte” della gente comune. La morale è la seguente: non è mai troppo tardi per vincere, per amare, per ricordare, per sorridere. In una parola: non è mai troppo tardi per sperare. Ma non è neanche troppo presto. Attraverso clip e interviste, il pubblico ripercorre passo dopo passo i percorsi dei protagonisti. Non sempre percorsi lineari: più spesso si parla di veri e propri slalom, tra ostacoli e conquiste degne dei più grandi campioni. Lo studio è il nucleo del racconto: il momento clou è quello in cui si scopre se il protagonista è riuscito o meno a tagliare il traguardo.
LA PRIMA VOLTA DI CRISTINA PARODI: PRIMA PUNTATA
Tre storie uguali e diverse inaugurano la prima puntata. Una è quella di Nunzia Liucci, Caporal Maggiore graduato dell’Esercito Italiano. Nunzia è una delle tante donne arruolate nelle Forze Armate del Paese, attualmente impegnate in operazioni di peace keeping e peace building in Medio Oriente. Mission impossible per lei: tornare in Italia in tempo per il primo giorno di scuola di suo figlio Roberto. Giada ha 13 anni e ama ballare. La caratterizza la sindrome di Down, che vive più come un’occasione che come una malattia. La tenacia è il leitmotiv del suo racconto, culminante con un’esibizione sul palcoscenico più importante: la televisione. “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, dicono alcune nonnine rassegnate allo scorrere del tempo. Nessuna di loro ha voglia di sentirsi attraente. Per un giorno, però sono lasciate alle mani di una squadra di makeup artist, che stravolgono il loro look per farle sentire delle vere star.