A pochi giorni dal ritorno in tv, Mia Ceran è nel pieno del suo impegno per la nuova stagione di Quelli che il calcio, in onda ancora una volta su Rai 2 al fianco di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. La conduttrice prevede inoltre di raddoppiare la presenza sul piccolo schermo grazie a Quelli che… dopo il tg, al via dal 24 settembre. “La conferma è la prima forma di apprezzamento da parte di chi decide”, sottolinea in un’intervista a Sorrisi pensando a come ritornare per la seconda stagione non fosse poi così scontato. Quelli che… dopo il tg in particolare è nato come una sorta di esperimento ed ora ha una sa vita propria. Il programma del resto si trova in uno spazio televisivo difficile da gestire, “perché molto affollato e pieno di professionisti”. Dopo il telegiornale e prima del prime time: una sfida non da poco. “L’ambizione è di affinarlo e renderlo ancora migliore“, specifica la Ceran pensando comunque al successo ottenuto con la prima edizione. Lo show ha infatti l’arduo compito di fare da connessione fra l’informazione e lo spettacolo ed il compito della conduttrice in particolare è di rendere il tutto credibile, ma senza dimenticare il sorriso tipico dei format di intrattenimento. Condurre al fianco di Luca e Paolo, il celebre duo comico, non è per niente semplice per Mia Ceran. Al loro fianco per due diverse conduzioni, cerca “di essere la stessa persona che ero quando facevo i programmi più seri“. La presenza di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu assicura di certo una risata al pubblico da casa, ma per la co-timoniera la difficoltà è maggiore. “Non riesco a rimanere seria tutto il tempo”, afferma infatti nell’intervista la Ceran, pensando forse a quante risate non sia riuscita a trattenersi di fronte alla comicità del duo di artisti. “La nostra è una convivenza“, si affretta però a sottolineare a chi le fa notare che possono ormai considerarsi un trio. “Se non andassimo d’accordo, nessuno di noi ce l’avrebbe fatta a firmare per un altro anno“, riferisce poi pensando a come si sia creata davvero una bella atmosfera in studio, fatta innanzitutto di umanità. “Sono il terzo incomodo in una sorta di matrimonio ventennale“, specifica ancora parlando dell’unione artistica fra Luca e Paolo, pregressa ai Cavalli Marci.



IL RAPPORTO CON LUCA E PAOLO

Affiancarsi ad un duo senza distacco non è un’impresa da poco. Lo sa bene Mia Ceran, che ha dovuto confrontarsi con le diffidenze di Luca e Paolo fin dall’inizio della loro avventura in televisione. “Sono un po’ burberi”, specifica infatti nell’intervista, “ma si deve anche al fatto che sono due grandi professionisti“. A quanto pare i due comici non hanno accolto proprio a braccia aperte la conduttrice, forse diffidenti su come sarebbe potuta andare la loro co-conduzione a tre. “Ho imparato che dietro la comicità, dietro una battuta, c’è un sacco di lavoro”, continua poi lodando la serietà e professionalità del duo comico. I tre si sono ritrovati infatti dietro le quinte per organizzare tempi e battute, scritture di testi e altro ancora. Ed è stato in quel momento in cui le tre menti si sono unite per andare in un’unica direzione che è nata la loro collaborazione. “E’ scattato il sentimento di famiglia. Ma non è stato immediato”, specifica ancora la Ceran. E con un duo come Luca e Paolo, gli scherzi non possono essere che all’ordine del giorno. “Vivo in una caserma dove sono l’unica donna trattata, nel bene e nel male, come se fossi un uomo”, continua ancora nella sua intervista. E questo implica che Luca e Paolo non siano proprio dei gentiluomini nei confronti della conduttrice, soprattutto perché “si divertono a scandalizzarmi”.



UN’IDEA TUTTA SUA DI CALCIO

Anche se è alla guida di un programma sportivo come Quelli che… il calcio, Mia Ceran si è fatta un’idea tutta sua di quali possano essere le dinamiche di gioco e soprattutto cosa sia un fuorigioco. A quanto pare per spiegarle al meglio che cosa avviene in quel momento, hanno messo in piedi una metafora paragonando i giocatori a due donne che entrano in un negozio senza un soldo “e decidono di rubare la borsa più costosa“. Così, se una delle due è oltre la linea dell’anti-taccheggio e l’altra le lancia la borsa, la prima si trova fuorigioco. La Ceran comunque ha avuto sempre ben chiaro che cosa avrebbe voluto fare da grande. “La giornalista”, si affretta a rispondere. Per questo fin da giovane ha fatto stage a Roma, presso la CNN. “L’inizio di un’aspirazione per cui avevo studiato tanto“, dice. Poi la mente si è allargata a tutto il panorama, grazie all’arrivo di tante proposte. “Non mi pongo limiti, non riesco a escludere niente“, specifica pensando a come oggi come oggi non si tirerebbe indietro di fronte a nessun ingaggio, nemmeno quelli più assurdi, come lavorare con Luca e Paolo, appunto.

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