NON È L’ARENA, DIRETTA E OSPITI

Dino Giarrusso propone Filippo Riniolo come nuovo leader dl centro sinistra. Myrta ricorda che gli è già stato detto: “E’ successo l’altra mattina a L’aria che tira, ma lui è fuggito a gambe levate”. Filippo non ci pensa proprio: “Faccio l’artista, mi sveglio la mattina per quello”. Nel frattempo, però, si dà a pillole di politica: “Mia madre mi ha insegnato la differenza tra ‘privilegio’ e ‘diritto'”. E poi la spiega: ‘pivilegio’ deriva dal latino privus lex, la legge per il singolo. Il parlamento, i vitalizi, se li è autoassegnati, per il principio di autodichia. Per questo sarebbero un privilegio e non, per l’appunto, un diritto. Ineccepibile. [agg. di Rossella Pastore]



Battute e critiche

In studio si apre il dibattito sui vitalizi. L’avv. Maurizio Paniz critica i 5 Stelle: “Se passa questo principio, ne andiamo di mezzo tutti”. Ma Dino Giarrusso non ci sta: “Questa è demagogia spicciola”. Mauro Guidi, artigiano e “rappresentante” del popolo, fa una battuta becera: “Sapete perché la Fornero si è messa a piangere? Perché aveva dimenticato la vaselina. Allora Monti le ha detto: ‘Non ti preoccupare, Elsa, sarà per la prossima volta”. In studio cala il gelo. “No, questa è un po’ eccessiva”, si dissocia Giletti. Ancora polemiche in studio: “Fate parlare anche me, però!”, lamenta Giarrusso. “Lo capisco, lei è donna, non la interrompete perché fate i cavalieri“. La “lei” in questione è Myrta Merlino: “Sei un sessista!”, lo accusa. [agg. di Rossella Pastore]



“Noi meglio dei tedeschi”

Si va sui temi delicati: “Se vuole non mi risponda”. Ma Salvini: “Io rispondo sempre a tutti”. A differenza di Conte, magari. La domanda riguarda l’audio di Rocco Casalino, che definisce “pezzi di m***” i membri del Mef. “Siamo in fascia protetta, ma sono l’ultimo a poter dare giudizi di bon ton”. “Questo è sicuramente un governo nuovo, un governo diverso da quelli che l’hanno preceduto. In Europa, certamente, troppi amici non li abbiamo. Siamo noi ministri a dover essere integri, uniti. Non c’è nessuno da far fuori. Vogliamo dimostrare che ‘se puoi sognarlo puoi farlo’, come diceva Walt Disney. Bisogna scommettere sul coraggio, sulla voglia di innovazione. Possiamo battere i tedeschi”. [agg. di Rossella Pastore]



Salvini sul caso Bennett

Massimo Giletti inaugura la prima puntata con l’intervista a Matteo Salvini. “Scusate, sono raffreddato”, dice lui. Poi mostra i fazzoletti con marca in vista: “Non è una pubblicità, eh, prendo quelli che capitano”. Le parole su Jimmy Bennett fanno ridere il pubblico: “Non vedo l’ora di ascoltarlo; anzi, vediamo di fare in fretta. Comunque, io, a 17 anni facevo altre cose. Per esempio andavo allo stadio a tifare Milan”. Si passa alle cose serie: “Voglio che sui banchi di scuola si insegnino il rispetto e la convivenza civile. Lo dico da papà: ogni tanto costa, dire di ‘no’ ai ragazzi. Non c’è ricco-povero, bianco-nero, bello-brutto, quando vivi in camerata per sei mesi”. [agg. di Rossella Pastore]

“Un uomo solo”

Grande ritorno per Massimo Giletti, che dopo l’addio alla Rai trova in La7 la sua oasi felice. Lo fa con Non è l’Arena, che stasera (ri)apre col botto: Jimmy Bennett, l’accusatore di Asia Argento, sarà ospite in studio. Tvblog gli chiede se senta il peso della responsabilità, e lui risponde così: “Nella vita ho sempre timore di compiere errori, figurarsi quando vado in tv, che devo decidere cosa fare in un secondo, ascoltando e pensando alle conseguenze di una domanda. Sei sempre solo: il peso di questo lavoro è la solitudine, questo è il lato faticoso”. Giletti non nega di temere gli sbagli: “Gli errori li fanno tutti. Io non ho mai certezze, ho sempre dubbi. Ciò non toglie che debba fare certe cose, lavorarci, prepararmi… Non soddisferò mai la totalità delle persone, ma l’importante è essere onesti intellettualmente. Io farò delle domande e reagirò in base alle risposte. Credere o non credere spetterà a chi mi guarda in tv”. [agg. di Rossella Pastore]

Da Bennett a Salvini

Nella prima serata di La7, torna Massimo Giletti con la nuova stagione di “Non è l’Arena”. Grandissima attesa per la puntata d’esordio, anche (e soprattutto) per il suo primo ospite. Jimmy Bennett infatti, sarà intervistato dal giornalista, per raccontare la “sua verità”. L’accusatore di Asia Argento, avrà modo di parlare lungamente per evidenziare il suo punto di vista. Giletti intanto, intervistato da Blogo, ha raccontato se sente o meno, la responsabilità di una intervista così delicata. “Nella vita, ho sempre timore di compiere errori, figurarsi quando vado in tv, che devo decidere cosa fare in un secondo, ascoltando e pensando alle conseguenze di una domanda“. Tra gli altri ospiti in studio, il ministro Matteo Salvini, l’on. Giuseppe Gargani, l’avvocato Maurizio Paniz, Nunzia De Girolamo ed Irene Tinagli. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

La nuova stagione

Massimo Giletti ha presentato la nuova stagione di Non è l’Arena, in partenza da stasera, domenica 23 settembre su La7. Naturalmente, c’è moltissima attesa per l’intervista a Jimmy Bennett, il ragazzo divenuto “famoso” dopo avere accusato Asia Argento di violenza sessuale nei suoi confronti. Durante la puntata, sarà presente anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Interni Matteo Salvini con cui il conduttore parlerà di una sua accertata battaglia: i vitalizi. “Uno scoop internazionale che farà parlare” in questo modo viene definito Bennett dal direttore di La7 Andrea Salerno. Di scoop si può davvero parlare visto che il giovane, non ha concesso altre interviste nemmeno negli Stati Uniti, quindi i media d’Oltreoceano saranno tutti indirizzati sul programma di Massimo Giletti. Il conduttore, in conferenza stampa ha precisato: “Con Jimmy Bennett ci troveremo di fronte a una verità di una persona, io sono sempre per fare una diretta ma siamo ancora in trattativa. Quello che conta è fare le domande, un giudizio su di lui me lo farò quando lo vedrò in faccia”.

Non è l’Arena, Giletti: “Vogliamo allargare il nostro pubblico”

Proprio lo scorso anno, “Non è l’Arena” è stato uno dei programmi di maggiore successo di La7. Massimo Giletti ne è perfettamente cosciente e anche questa volta, ci riprovano “Penso che nella vita contino i rapporti personali: una stretta di mano vale più di un contratto” ha spiegato “Avevo la possibilità di andare via a giugno per un accordo con Cairo, ma non l’ho fatto perché sentivo che non sarebbe stato giusto andarmene. Uscire dalla Rai è stata una tempesta”. Poi continua: “Quando abbiamo battuto Fazio è stata la dimostrazione che stavamo lavorando bene cambiando il programma in un’ora. La gente ci ha scelto come servizio pubblico anche se nessuno ci paga il canone. Le critiche su Fabrizio Corona ci stanno ma contano anche i risultati e abbiamo fatto il 18%. Tentiamo di fare inchieste ma anche di allargare il nostro pubblico. Siamo una scialuppa, brutti sporchi e cattivi ma avere la schiena dritta e non essersi mai piegati al potere ripaga della fatica”.

Le novità di Non è l’Arena

Successivamente, Massimo Giletti ha anche raccontato di avere un preciso obiettivo questo nuovo anno:  “migliorare la legge contro lo stupro soprattutto in caso di recidiva. Sei mesi per denunciare una violenza per stalking è poco. L’ammonimento è uno strumento utile? Non è una battaglia di destra o sinistra, ma trasversale e ogni mese porteremo delle storie per far ascoltare ai politici ciò che significa subire una violenza e delle minacce. Questa è la nostra linea. Un tema delicato non può essere trattato one shot ma deve essere portato avanti come una battaglia”. Poi il conduttore di “Non è l’Arena”, racconta delle novità riguardanti il programma della domenica sera: “Tra gli argomenti che non ho mai trattato vorrei entrare nella questione Vaticano: mi interessa e incuriosisce la guerra di potere di cui leggiamo e vorrei capire di più tramite le persone che scrivono di questi argomenti”. L’appuntamento con la prima puntata vi aspetta questa sera, in onda su La7.