Pippo Baudo è il nome intramontabile di un grande artista della tv, amato dalle generazioni più adulte della nostra Italia ed apprezzato persino dalle più giovani. Forse a lungo ci si è chiesti se non fosse il caso che il noto conduttore di tanti programmi di successo si facesse un po’ da parte, dando così la possibilità alle nuove scuole di mettersi in luce in un piccolo schermo che spesso richiede un tocco di modernità. Eppure quando non c’è, Pippo Baudo manca eccome. Manca il suo sorriso, la sua abilità nel gestire ogni tipo di show da padrone e mai da ospite. Manca la sua cultura e la sua profonda conoscenza della televisione. I nostalgici potranno comunque contare sul suo ritorno in televisione grazie a Che tempo che fa: Pippo Baudo sarà fra gli ospiti che vedremo nella puntata di oggi, domenica 23 settembre 2018. Un’occasione speciale per un uomo dal palcoscenico che non ha mai abbandonato il suo lavoro e che di certo non lo farà mai. Lo dimostra la presenza in tanti contesti televisivi ed eventi a tutto spettacolo. Accolto con una standing ovation al GDS Show che si è svolto a Taormina nei giorni scorsi, Baudo ha ricevuto il premio alla carriera ed ha ringraziato i presenti con una breve esibizione al piano, come sottolinea Il Giornale di Sicilia. La sua immancabile Donna Rosa è stata una serenata per il pubblico che lo segue da tanti anni, così come per Fiorello, che con un videomessaggio è voluto intervenire con la sua personale versione di We Are The Champions dei Queen, trasformata per l’occasione in Pippo The Champion. 



Pippo Baudo e l’attentato del 1991

In questi giorni il nome di Pippo Baudo è ritornato a fare notizia, ma per un motivo molto diverso dai suoi programmi, dalle ospitate e tanto altro ancora. Lo scorso martedì si è celebrato infatti il funerale di Sebastiano Sciuto ad Aci Catena, il boss che nel ’91 ha organizzato l’attentato al presentatore. Dopo una lunga malattia, il 59enne è stato scarcerato dal penitenziario di Catanzaro dove si trovava per una condanna all’ergastolo, a causa di una neoplasia che lo ha ridotto allo stadio terminale. Secondo quanto emerso dalle indagini dell’epoca, ricorda La Sicilia, il boss conosciuto con il nome di Nuccio Coscia ha organizzato uomini e mezzi per far sì che Pippo Baudo saltasse in aria quel 2 novembre di oltre vent’anni fa. La morte del conduttore sarebbe dovuta avvenire grazie ad un’esplosione che ha colpito Santa Tecla, dove Baudo possiede da tempo una villa. In quel momento fortunatamente non era presente. Pippo intanto si avvia verso un altro traguardo della sua carriera: 60 anni di sicuri successi. Eppure a quanto è emerso già lo scorso agosto, le emittenti italiane non avrebbero organizzato per la grande occasione nessun ritorno o omaggio al grande artista.

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