Se c’è un regista indissolubilmente legato alla musica rock, è il tedesco Wim Wenders. Essendo oggi la musica rock la più grande espressione della spiritualità e della religiosità, è normale che abbia unito le due cose in film unici al mondo, con uno stile originale che gli hanno copiato in molti (compreso il nostro Sorrentino che ha preso di lui lo stile e molte delle sue storie). Il suo capolavoro rimane ancora oggi Il cielo sopra Berlino, in cui racconta la storia di un angelo che ha nostalgia di diventare un uomo comune. Nei suoi film molti musicisti rock, da Nick Cave a Bono, e molti i documentari e i video musicali. Uomo di grandissima cultura, ha acquisito diverse lauree, compresa quella in scienze della comunicazione all’università  Cattolica di Lovanio e quella in architettura a Catania. Il suo legame con l’Italia è infatti molto forte. Con queste carte di credito, Wenders era l’uomo giusto per girare il primo documentario ufficiale su papa Francesco che uscirà nei cinema per soli tre gironi, il 4 e il 7 ottobre. Su Avvenire di oggi appare una lunga intervista con lui: “Volevo che attraverso il racconto spontaneo del papa ci fosse un accesso diretto al suo pensiero. Che ognuno se ne potesse fare una propria opinione senza pregiudizi e senza mediazioni” spiega.



UNA LUNGA INTERVISTA FATTA DI IMMAGINI E VIDEO

Il film documentario è infatti una lunga intervista con immagini varie del suo pontificato. Wenders spiega anche del rapporto che lui ha come il papa di San Francesco: “La mia famiglia era molto cattolica, si parlava di santi, ma l’unico santo che ho davvero conosciuto è stato San Francesco. Conosco il latino e quando è stata data la notizia del nome prescelto dal nuovo papa ho capito subito che si chiamava Francesco. Mi sono emozionato, ho pensato: quest’uomo ha coraggio”. Nel film appare anche il santo di Assisi che ha deciso di filmare ex novo invece di usare spezzoni dei tanti film usciti negli anni. Wenders afferma poi di essere in sintonia totale con il papa a proposito della necessità di una Chiesa povera: “Ha ragione pienamente. Lui sta dando l’esempio. Ho visto i buchi nelle sue scarpe e ho capito davvero che lui non abbia il senso del possesso”. Anche il film è un’opera povera, dice il regista tedesco. Quello che è avanzato di un budget già molto povero è stato dato a una causa personale del papa: “Il cinema con i suoi budget stratosferici distrugge il mondo” dice, “è davvero scandaloso”. Vendere dice come sui siti cinematografici si buttino via ogni giorno centinaia di bottigliette d’acqua che nessuno usa mi fa profondamente arrabbiare.



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