Il terzo concorrente ad esibirsi in questa nuova puntata di Tale e Quale Show 2018 è Giovanni Vernia. Tocca a lui portare sul palcoscenico il primo Claudio Baglioni di questa puntata perché sì, per la prima volta due concorrenti porteranno sul palco lo stesso artista. Il Claudio Baglioni di Giovanni Vernia si esibisce questa sera sulle note di “Mille giorni di te e di me”, indimenticabile successo del cantante. La parola passa ai giudici, e parla Vincenzo Salemme: “Ben arrivato, sei stato fantastico. Sono felice perché secondo me è la prima performance di grandissimo livello. Mi hai meravigliato”. Loretta Goggi invece dichiara: “Pensando all’estensione di Baglioni, che da quando iniziato ad oggi non ha perso una nota, io volevo dirti che all’inizio forse hai faticato ma sulle note alte eri uguale”. Conclude Panariello: “Dopo Jovanotti della settimana scorsa, stasera hai fatto un Baglioni eccezionale. Io credo che tu abbia bisogno di uno spazio più grande in televisione” (Aggiornamento di Anna Montesano)



OTTIMO ESORDIO

Giovanni Vernia a Tale e Quale Show sta spopolando: è un comico di grande rilievo, resosi famoso al grande pubblico per l’interpretazione del personaggio Jonny Groove. Nell’ultima puntata di Tale e Quale Show ha interpretato Jovanotti che, a guardarlo bene, anche fisicamente (magro, lungo, longilineo) gli assomiglia un po’. E in effetti la sua imitazione è andata benissimo ed è stata estremamente gradita sia al pubblico che alla giuria che gli ha assegnato l’ottimo punteggio di 55. I giurati, infatti, gli hanno dato due 14, un 12 e un 15. Ma le sfide per Giovanni Vernia non terminano qui perché nella prossima puntata il famoso comico si ritroverà ad interpretare un cantante a cui assomiglia naturalmente ancor più che a Jovanotti: Claudio Baglioni. E qui effettivamente non è solo un discorso di corporatura affusolata ma anche di pettinatura e di espressioni facciali. Vista la sua grande abilità e il quid in più fornito da Madre Natura siamo convinti che anche in questa puntata di Tale e Quale Show Giovanni Vernia farà benissimo e si confermerà uno dei concorrenti in gara migliori sotto tutti gli aspetti. Qui la performance nella precedente puntata.



GIOVANNI VERNIA, “ERO INGEGNERE”

A vederlo nei panni di Jonny Groove, così scanzonato e ‘sballato’ ben pochi si sarebbero aspettati che Giovanni Vernia era un ingegnere, prima di intraprendere la carriera comica. Quel mestiere, però, così serioso e ordinario, non faceva affatto per lui, come ha raccontato lo stesso Vernia ai microfoni del Corriere della Sera in una simpatica video-intervista: “Prima di essere un comico facevo l’ingegnere, ma la cosa se devo essere sincero non mi piaceva affatto. Anzi, la detestavo: era così noioso! Non avrei potuto mai immaginare una vita del genere. Certo, non voglio dire che non sia una professione importante e soprattutto utile, ma non era quello di cui avevo bisogno nella mia vita. Fortunatamente il senso dell’umorismo e della comicità sono venuti a salvarmi“. Adesso Giovanni Vernia, dopo una brillante carriera vissuta a suon di risate e di applausi, ha deciso i gettarsi in questa nuova avventura, dove in parte è facilitato, visto la natura comica delle imitazioni. Ma, certamente, il versante su cui era ‘vergine’ era quello del canto, dove invece si sta dimostrando all’altezza e simpaticissimo.



L’UMORISMO

Nell’incontro avuto con il Corriere della Sera, Giovanni Vernia si è dimostrato ancora una volta un personaggio televisivo intelligente e acuto, a differenza di quanto lascerebbero presagire i suoi personaggi un po’ demodé. Il comico, infatti, ha spiegato la sostanziale differenza che esiste tra l’essere semplicemente una persona spiritosa e qualcuno con il senso del’umorismo: “Sono due cose lontanissime tra di loro e francamente non paragonabili. Chi è spiritoso molto spesso lo fa solo per mettersi in mostra, è un accentratore e dà quasi fastidio agli altri alla lunga. O almeno, io lo trovo insopportabile. Chi invece ha il senso dell’umorismo è diverso, è una persona intelligente che sa avere una buona visione di se stesso e sa cogliere le sfumature. Questo non lo dico solo io ma anche un grande critico come Roberto Gervaso, un uomo estremamente colto e acuto“. Continua il comico: “Nella mia vita sono stato fortunato perché ho fatto quello che volevo ma non per tutti è così. Comunque sia io cerco sempre di dare un pezzo di me agli altri, per far capire come sono riuscito a fare della comicità la mia vita“.