Doveva essere il suo omaggio al Gran Premio, al Paese e a tutti il pubblico in ascolto, eppure qualcosa non ha funzionato: Al Bano Carrisi, poco prima della partenza del Gp di Monza di ieri, è stato invitato a cantare l’Inno di Mameli alla presenza dei tanti spettatori; ma la sua esibizione, a quanto pare ben lontana dai fasti del passato, ha fatto arricciare il naso a molti. Sembra infatti che il cantante di Cellino San Marco fosse particolarmente fuori fase e la sua voce, secondo quanto riportato nelle ultime ore da Il Giornale, inspiegabilmente “tremula e fuori di giri”. Come prevedibile, la vicenda si è ben presto trasferita sul web, dove molti utenti, dopo aver visionato il filmato dell’esibizione di Al Bano, non hanno potuto fare a meno di commentare. Ecco alcuni cinguettii: “Che malinconia”, “Stavo giusto scrivendo che obbrobrio l’inno cantato da #AlBano”. E ancora: “#Albano: peggior interpretazione dell’inno di Mameli di sempre”.



UN GESTO CHE I FAN NON PERDONANO

Al Bano Carrisi è stato aspramente criticato per la sua esibizione incerta e traballante sulle note dell’Inno nazionale, ma le  polemiche nate dalla sua breve interpretazione non si sono concluse con la fine del brano. A fare infuriare gli spettatori è stato infatti il gesto del cantante di Cellino San Marco, il quale, nel corso della sua esibizione, ha scelto di non rinunciare al suo inseparabile cappello di paglia. Per Al Bano, il cappello è infatti quasi un segno distintivo, una sorta di elemento che fa parte del suo look e al quale non rinuncia mai. A molti, però, la scelta di tenere sul capo il cappello è risultata fuori luogo e irrispettosa, dal momento che l’esibizione, dal carattere solenne, avrebbe necessitato di un’accortezza in più. A questo link è possibile visualizzare il filmato della performance canora di Al Bano condiviso dal Corriere.it e le reazioni del pubblico presente a Monza.



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