Amore criminale torna in onda oggi, domenica 30 settembre, in prima serata su Raitre con la storia di Monica De Rossi, uccisa nel 2016 dall’uomo con cui aveva sperato di potersi rifare una vita. Veronica Pivetti, attraverso documenti, filmati e testimonianze racconta la storia di donne che sono anche mamme, moglie, sorelle e figlie, uccise dagli uomini che avrebbero dovuto proteggerle. Il linguaggio usato è quello della docu-fiction. Ogni settimana, gli attori portano in tv le storie tragiche della cronaca italiana. Con Amore criminale, la Rai continua a parlare di violenza sulle donne. Sono ancora tante, infatti, le donne che ogni anno perdono la vita per mano di uomini gelosi e possessivi. Un programma che il pubblico segue con interesse. La scorsa puntata dedicata alla tragica storia Jennifer Sterlecchini, uccisa nel 2016 dal compagno con 17 coltellate, è stata seguita da 1.181.000 spettatori pari ad uno share del 5.82%.
LA STORIA DI MONICA DE ROSSI
Nella quarta puntata di Amore Criminale, Veronica Pivetti racconta la storia di Monica, agente immobiliare di 46 anni che vive nella provincia di Vicenza con i tre figli nati da due precedenti relazioni. Una donna vivace e piena di vita che, nel maggio del 2015, conosce Davide, un uomo di 38 anno, dal carattere solitario e che fino a quel momento non aveva mai avuto storie importanti. Quando conosce Monica e i suoi figli, Davide scopre la gioia di avere una famiglia. La storia tra i due, però, dura poco. Ben presto, Monica si rende conto di non poter avere una storia con un uomo geloso e ossessionato da lei. Davide, però, non si rassegna e non riesce a capire il motivo che ha spinto Monica a lasciarlo. Non riuscendo a farsene una ragione, decide che l’unico modo per mettere fine al suo dolore e ucciderla e poi mettere fine alla sua stessa vita. Il 4 aprile del 2016, Davide, con il pretesto di una casa da acquistare, attira Monica in una trappola: la colpisce con una coltellata alla schiena uccidendola. Poi tenta di uccidersi, ma non ci riesce. Arrestato, viene condannato a trent’anni di carcere con il rito abbreviato.