Harnaam Kaur è diventata un vero e proprio fenomeno internazionale, simbolo della lotta al bullismo che per anni ha dovuto combattere, dopo la diagnosi dell’ovaio policistico che le fu confermata all’età di 12 anni e che prevede, tra gli effetti collaterali, proprio la crescita di peli su tutto il corpo. Come ha reagito lei e la gente, i compagni e gli amici? La giovane ha raccontato di essere stata a lungo oggetto di bullismo da parte di tutti: “è stato orrendo”. Lei non sapeva di avere questo problema fino a quando i compagni di scuola non lo notarono e da lì iniziarono gli atti di bullismo. “Per me era naturale ma iniziai a radermi per le forti pressioni, è stato terribile”, ha ribadito. All’inizio ha provato a togliere questa peluria con ceretta, filo e, crescendo, anche con il laser. Poi la svolta, quando decise di tenere la sua barba. Harnaam ha poi aggiunto: “Mi hanno anche maltrattata fisicamente, verbalmente, adesso sono forte e non sarò più vittima, ho vinto, sono la vittoria in persona, non mi sento più offesa”. Crescendo la modella ha capito che il suo corpo stava lottando per sopravvivere e che non doveva più nascondere quello che era. “Ho iniziato ad amarmi così come sono, non cambierò più per nessuno”. Clicca qui per vedere il video (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“LASCIO CHE IL MIO CORPO SIA QUELLO CHE È”
È difficile, per un’adolescente, accettare un cambiamento così inusuale. Harnaam Kaur l’ha vissuto in prima persona: “A 16 anni ho deciso di lasciare che il mio corpo fosse quello che è oggi”, racconta al Corriere, “e di essere a mio agio con il mio aspetto. Posso dire che è un viaggio costante ed è tuttora in corso. Continuerò ad avere a che fare con i cambiamenti del mio corpo per via della mia condizione di salute, che modifica costantemente il corpo. Io abbraccio in continuazione le diversità e i cambiamenti che il mio corpo attraversa. Per molti anni ho provato di tutto: dalla ceretta alle creme per rimuovere i peli, dalla pinzetta alla depilazione con il filo. La mia peluria in eccesso mi rendeva vittima di bullismo e body shaming. Poi ho deciso che non potevo continuare così, era troppo. Volevo essere felice e ho deciso di lasciare crescere la mia barba, una delle scelte più difficili che io abbia mai fatto. Non ho mai rimpianto questa decisione. Ma è stato difficile”. [agg. di Rossella Pastore]
OSPITE DI DOMENICA LIVE
Harnaam Kaur, la modella con la barba, continua la sua lotta contro il body shaming, uno degli atti di bullismo più emergente degli ultimi anni. Il suo impegno nella lotta contro il fenomeno nasce fin dal suo ingresso nel Guinness dei primati come la donna più giovane provvista di barba. Un titolo che la stessa modella di origine punjabi rivendica con estremo orgoglio. Anche per questo ha scelto di fare un testa a testa contro il bullismo, riuscendo a catturare un grande fandom sui social e non solo. Le sue incursioni alla London Fashion Week hanno così sottolineato il suo intento benefico, dato che ogni spazio per la Kaur è buono per attivare un dibattito su determinate tematiche. Harnaam Kaur sarà inoltre ospite di Domenica Live nel pomeriggio di oggi, dove parlerà della sua iniziativa personale. Dall’amore per se stessa fino all’autostima che ha giocato un ruolo essenziale nella costruzione del suo carattere forte e determinato.
HARNAAM KAUR, LA MODELLA CON LA BARBA CHE LOTTA CONTRO IL BULLISMO
Un movimento che la vede al fianco virtuale di Tess Holliday, la modella plus size che ha fatto discutere in questi giorni con il suo nudo integrale e apparsa sulla copertina di Cosmopolitan. “Orgogliosa di te”, risponde la Kaur al grande evento in una storia di Instagram. Conosciuta ormai come la ragazza con la barba, Harnaam Kaur non ha accettato subito la sua condizione. Ha dovuto imparare ad amare il suo volto ed usare tutta la sua forza per non soccombere alle critiche altrui. Un viaggio iniziato quando aveva appena 12 anni, quando le è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico. È in quel momento che la sua vita è cambiata in modo inaspettato, mettendola a confronto con le coetanee in piena pubertà. Un cambiamento che in linea generale comporta già diversi turbamenti nelle menti delle giovani donne e che per Harnaam è stato ancora più pesante da digerire. “Qualcosa dentro di me doveva morire perché nascesse qualcosa di potente”, dice a Glamour Magazine.
I CAMBIAMENTI DEL SUO CORPO
“E attraverso gli strappi e le fratture mentali ed emotive, una luce era già in grado di splendere”, aggiunge subito dopo descrivendo la sua vita come un percorso lontano dalla tranquillità e dalla semplicità. “Ho dovuto nuotare attraverso molte e brutte maree, cercando riparo in vari pozzi fatti di oscurità”, aggiunge ricordando quanto sia stato difficile, soprattutto in quanto ragazza nel pieno sviluppo di un corpo che non riusciva a riconoscere. Ed è in quell’istante che forse Harnaam riesce a far diventare suo il famoso detto “Se vuoi che il mondo cambi, comincia a cambiare te stesso”. Bullismo, discriminazione, una barba sempre più evidente. Non viveva il cambiamento come qualcosa di positivo, filtrato attraverso le opinioni altrui. Il tormento emotivo e mentale, i continui ricoveri ospedalieri. “Guardando indietro ora posso solo contare su alcuni ricordi piacevoli, il resto è offuscato dall’oscurità”, rivela ancora.