Rita dalla Chiesa fa polemica su Twitter: per il padre Carlo Alberto, ucciso dalla mafia il 3 settembre di 36 anni fa, non è stata celebrata “neanche una messa”. A Roma, almeno: stando al tweet della conduttrice, le cerimonie in ricordo del padre sono state quatto solo a Milano. In molti, sui social, hanno espresso la loro vicinanza: “In effetti non è affatto giusto che proprio Roma, sede dello Stato italiano, non faccia nulla per ricordare un servitore della Patria. È inaccettabile e paradossale tutto ciò”. Qualcun altro è in disaccordo: “Sai, Rita, penso che il riconoscimento più importante sia quello dentro il cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo come uomo, le cerimonie lasciano il tempo che trovano”. Non solo: “Non importa, carissima sig.ra dalla Chiesa. Le basti sapere che il suo amato padre gode dell’ammirazione, rispetto, orgoglio di milioni di italiani onesti, i quali, non mancheranno di rivolgere in questi giorni una preghiera in suffragio e ricordo del suo caro”.
DALLA CHIESA COME ULTIMO
La revoca della scorta al capitano Ultimo non è andata giù alla dalla Chiesa. Per questo, a Tpi si è detta “indignata, dispiaciuta e amareggiata”: “Nella sua solitudine ho riconosciuto la stessa di mio padre. Ma la solitudine cui è lasciato un uomo che ha fatto tanto per noi, per i cittadini, per questo stesso Stato, non può essere dimenticata o minimizzata”. Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, era a capo della squadra di carabinieri che arrestò Totò Riina. “È la solitudine che ti porta verso il pericolo. Questo mi preoccupa molto, anche se gli uomini di Ultimo sicuramente non lo lasceranno solo. Ma è lo Stato che non dovrebbe mancare”.
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