Dolores O’Riordan è stata uccisa dall’abuso di alcol in seguito al quale è morta annegata nella stanza dell’hotel in cui si trovava. Alla luce di quanto accaduto tornano a galla le parole dell’amico della cantante Dan Waite, direttore dell’etichetta discografica Eleven Seven che, poche ore dopo la tragica scomparsa dell’artista, aveva escluso l’ipotesi del suicidio ricordando l’ultimo messaggio che aveva ricevuto dalla voce dei Cranberries. “Dolores mi ha lasciato un messaggio vocale poco dopo mezzanotte l’altra sera, per dirmi quanto le fosse piaciuta la cover dei Bad Wolves della sua ‘Zombie’. Mi ha detto che sarebbe venuta presto in studio per delle registrazioni“ – aveva detto lo scorso gennaio per poi aggiungere – “Sembrava piena di vita – continua Waite – scherzava e sembrava molto eccitata all’idea che avrebbe incontrato me e mia moglie questa settimana. La notizia della sua morte è stata devastante”. Chi, dunque, conosceva Dolores O’Riordan aveva già ipotizzato si fosse trattato di un tragico incidente. Ipotesi confermata dopo diversi mesi dalla morte (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA DIPENDENZA COME ANTIDOTO ALLA DEPRESSIONE

Nell’intervista rilasciata all’Independent, Dolores O’Riordan accennava a tutti i suoi disordini. Nel 2014 svelò per la prima volta la causa del suo malessere, dovuto si legge agli abusi subiti da piccola. “Sono andata per strada e mi ricordo di essermi sentita per la prima volta in tre anni sola con me stessa, lontana dalla folla, lontana dalle telecamere. Ho percorso la strada, ma ho avuto degli attacchi di panico. Mi spaventava stare da sola con me stessa perché la mia vita era ormai così consumata dalle persone, dalle telecamere, dalla folla che non avevo la benché minima idea della normalità, e mi sentivo nervosa”. Non solo: alle spalle aveva anche un matrimonio naufragato. “Legalmente, sono una mamma single. È nero su bianco. La vita è una e non si può rimanere in una situazione che non ci fa felici. È semplice. Io non ho nulla di brutto da dire su quell’uomo. Abbiamo vissuto bene insieme per 21 anni, ma ultimamente non era affatto bello. Era tempo di andare“. [agg. di Rossella Pastore]



GLI INDIZI

Dolores O’Riordan avrebbe compiuto oggi 47 anni. La celebre voce dei Cranberries resta, ancora oggi, una delle artiste più amate dal pubblico e più apprezzate dagli addetti ai lavori. La sua vita si è spezzata lo scorso 15 gennaio quando il suo corpo fu ritrovato nella sua stanza dell’hotel Hilton di Park Lane a Londra. La presenza, nella stanza, di cinque piccole bottiglie di liquore, di una bottiglia di champagne e di alcune confezioni di farmaci aveva fatto pensare ad un suicidio, ma oggi, arriva la verità. Dolores O’Riordan non si è tolta la vita, ma è stata vittima di un tragico incidente che non le ha lasciato scampo. Una rivelazione che lascia ancora di più l’amaro in bocca nei fans, ancora increduli per la scomparsa prematura della loro beniamina. Con la sua voce, infatti, Dolores è stata la colonna sonora della vita di tantissime persone nel mondo che porteranno sempre nel cuore il ricordo di una voce riconoscibile alla prima nota (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



NESSUN SUICIDIO

Nessun suicidio per Dolores O’Riordan. La cantante della band irlandese dei Cranberries, morta il 18 gennaio 2018, secondo quanto riporta la BBC, sarebbe morta annegata a causa dell’alcol come avrebbe confermato anche un testimone davanti al giudice. La rivelazione arriva nel giorno in cui avrebbe compiuto 47 anni. “Non vi è alcuna prova che questo sia altro che un incidente. Non vi era alcuna intenzione, pare essere solo un tragico incidente” ha detto un portavoce – “La cantante si trovava in Inghilterra con la band irlandese dei Cranberries per una sessione di registrazioni. Non ci sono al momento ulteriori dettagli”. Secondo quanto riporta il famoso quotidiano Guardian, nel sangue dell’artista sarebbe stato trovato un livello di alcol quattro volte più alto del limite, con 330mg per 100ml di sangue oltre a tracce di fumo e di uso di medicine (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

INTOSSICAZIONE ALCOLICA PER LA CANTANTE

Rotto il silenzio sulla morte di Dolores O’Riordan. La cantante, leader dei Cranberries, sarebbe stata uccisa da un’intossicazione da alcolici. Sfuma dunque l’ipotesi del suicidio, avanzata nei primi tempi come causa della scomparsa. Nel giorno del suo 47esimo compleanno, la band rilascia un comunicato sui social: “Il 15 gennaio 2018 abbiamo perso la nostra cara amica e compagna di band Dolores O’Riordan. Oggi continuiamo ad accettare quello che è successo. Le nostre sentite condoglianze vanno ai bambini di Dolores e alla sua famiglia: i nostri pensieri sono con loro, oggi. Dolores vivrà eternamente nella sua musica. Vedere l’impatto positivo che ha avuto sulle vite delle persone è stata una fonte di conforto, per noi. Ci teniamo a ringraziare tutti i fan per la grande quantità di messaggi e il loro continuo supporto in questo momento difficile”.

L’INCIDENTE

Dolores, dunque, sarebbe morta accidentalmente. A ucciderla, oltre all’intossicazione, il successivo annegamento nella vasca da bagno. Queste le conclusioni a cui è arrivato il coroner che si è occupato del caso, che ha individuato le cause precise del decesso della donna. Era il 15 gennaio quando la cantante moriva in una stanza d’albergo a Londra. La successiva autopsia rivelava un livello di alcol nel sangue di 330 mg per 100 ml. L’eccesso di alcol provocò l’intossicazione che le fu fatale, procurandole la morte per annegamento. L’ipotesi più quotata, inizialmente, era quella del suicidio per depressione.