Sandra Milo commenta gli scandali nella Chiesa: “Sono storie che ti lasciano quantomeno stupita. Comunque, meglio un prete così che un prete pedofilo”. E in studio è bufera: “Meglio nessuno dei due”. Gaffe a parte, si passa al caso molestie: “Sandra, tu hai mai ceduto a delle provocazioni per lavoro?”. La risposta stupisce: “Certo, ogni donna ha le sue strategie! È la strategia dello scambio, funziona così dappertutto!”. Per Barbara, Sandra ha detto una cosa sacrosanta: “Alla domanda corrisponde l’offerta. Però ci sono degli uomini (e delle donne), che sfruttano il loro potere per ricattare. Se un uomo ti dice ‘o scendi, o scambi’, tu dici di no”. Lei dice di no: “È nel mio dna: se mi dicessero ‘o scambi, o scendi’, io scenderei”. Scendere sì, ma mai a compromessi: “Io rispetto anche chi denuncia dopo anni”. [agg. di Rossella Pastore]



IL RACCONTO

Sandra Milo vittima di abusi sessuali: anche l’attrice italiana sarà ospite questo pomeriggio, giovedì 6 settembre 2018, nell’appuntamento quotidiano con Pomeriggio 5, programma condotto da Barbara D’Urso in onda su Canale 5. Nel corso della puntata si parlerà dello scandalo molestie, con gli ultimi aggiornamenti sulle situazioni di Asia Argento e Fausto Brizzi: la prima è stata esclusa da X Factor dopo il caso Jimmy Bennett, mentre il secondo, assolto dalle accuse di violenza sessuale, è pronto per tornare dietro la macchina da presa. A commentare il delicato argomento ci sarà anche Sandra Milo, che nel documentario di Giorgia Wurth aveva rivelato: “Il sedere me l’hanno toccato migliaia di volte. Mi sentivo offesa, perché capivo di essere apprezzata per una parte di me stessa che avevo, ma senza alcun merito. Mi sono difesa con le unghie oppure dando un morso sul naso. Le donne hanno perfettamente ragione a ribellarsi, ma lo dovevano fare secoli fa. Certo, agli uomini fa bene essere trattati come mostri, noi siamo sempre state viste come streghe”.



CASO MOLESTIE, LA VICENDA DI SANDRA MILO

Come riportato da La Stampa, in occasione della Festa del Cinema, Sandra Milo commentò già una volta la denuncia di Asia Argento nei confronti del produttore di Hollywood Harvey Weinstein: “Non capisco – senza fare nomi – come si possano fare tre film con un produttore che ti ha violentato, se ti eri sentita aggredita e umiliata non avresti più dovuto guardarlo in faccia”. Poi, questa volta intervistata da Un giorno da pecora, aveva sottolineato: “Weinstein mi fa un po’ pena, è così vilipeso da tutti: le donne mi piacciono perché sono coraggiose, ma quelle che lo hanno denunciato dopo tanti anni non è che mi rallegrino”. E poi la bomba: “Noi donne siamo state tutte violentate almeno una volta: prima o poi è successo a tutte ed è successo a tutte. Violenze psicologiche? No, penso alla violenza sessuale: tu vorresti dire di no e non puoi perché non hai la forza per farlo”.

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