Il Castello delle cerimonie riprende questa sera su Real Time, diretto da Donna Imma, figlia dell’indimenticabile Don Antonio Polese. Sarà lei ad organizzare ben 15 eventi insieme al marito Matteo Giordano raccontando allo stesso tempo le dinamiche di famiglia, concedendo anche spazio all’indimenticabile Boss delle cerimonie, deceduto due anni fa a causa dell’aggravarsi di problemi cardiaci. Lui che da bambino sognava i fare il ciclista ma che poi ha deciso, su desiderio del padre, di seguire la strada della gastronomia, diventando macellaio. Solo alla fine degli anni Ottanta, ha assunto la guida del ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, dedicando la sua nuova attività all’organizzazione di matrimoni di lusso. Luogo poi diventato celebre in tutto il mondo in quando location del programma intitolato ‘Il boss delle cerimonie” e ora passato nelle mani della sua naturale erede Donna Imma.
Le sue affermazioni celebri
A distanza di due anni dalla sua morte, il ricordo di Don Antonio Polese è ancora ben vivo all’interno della sua famiglia e tra gli spettatori de ‘Il castello delle cerimonie’, in onda da questa sera su Realtime. E con lui tornano alla mente anche le sue affermazioni più celebri, diventate icone nell’immaginario collettivo, in primis la frase che era solita dire agli sposi durante la cerimonia: “Vi auguro cend ann di felicità e tutti in buona salute”. Ma la lista è davvero lunghissima nel suo dialetto amatissimo dai fan italiani: “Lo sguardo di chi ne ha celebrate tante, il sorriso di chi ha augurato cent’anne a tutti” , “Fabbio era piccolissimo e tutto pomellato”, “Susy, se vieni a sposarte qui, ti faccie la torte a forme di Torr Eiffelle” , “Un pono piccolissimo. Tutto pomellato”. Tra pomi pomellati e dichiarazioni di felicità agli sposi, Don Antonio resta il grande protagonista del programma, anche dopo la sua morte, avvenuta inaspettatamente dopo un periodo abbastanza difficile per la famiglia Polese.
Un fenomeno paranormale alla camera ardente
Don Antonio Polese, meglio noto come Il Boss delle cerimonie, ha lasciato un vuoto incolmabile nel programma che comunque proseguirà grazie alla figlia Donna Imma. Il decesso, avvenuto nel dicembre del 2016, era arrivato a pochi mesi dai problemi giudiziari che la famiglia Polese aveva dovuto affrontare. L’8 novembre dello stesso anno il Tribunale di Torre Annunziata aveva chiuso La Sonrisa confermando le accuse di abusivismo edilizio. Furono condannati la moglie e il fratello di Don Antonio con la pena di anno di reclusione. Una vicenda dal triste epilogo che ha lasciato l’amaro in bocca non solo tra gli appassionati della trasmissione ma che aveva colpito duramente lo stesso Don Antonio, poi vittima di gravi problemi cardiaci. Da allora sono in molti a pensare che il suo fantasma si aggiri ancora tra le stanze del castello, come riportato dal suo collaboratore Davide Gaetano: “Mi hanno raccontato che le mattonelle della stanza in cui era stata allestita la camera ardente si sono letteralmente alzate e crepate. Le mattonelle cadevano dalla bara alla porta di uscita come se stesso indicando il salone reale. Un fenomeno paranormale”.