C’era anche Aurora Ramazzotti sul Frecciarossa che ieri ha subito un pesante ritardo sulla linea dell’alta velocità tra Roma e Firenze. Il mezzo è rimasto fermo per sei ore in mezzo alle campagne sulle porte di Roma, ripartendo soltando a sera inoltrata e bloccando di fatto centinaia di passeggeri. La figlia di Michelle Hunziker ha tenuto costantemente informati i propri followers attraverso Instagram, faticando a nascondere la propria rabbia per quello che ha definito un ritardo disumano. Nelle sue Instagram Stories, Aurora ha mostrato un volto particolarmente imbronciato, sbottando senza mezzi termini: “Cara Trenitalia, con rischio di sembrare petulante vi chiedo: ma con tutti i soldi che vi diamo almeno un servizio che non faccia ritardi disumani 8 volte su 10 ci è concesso?” (clicca qui per leggere le Stories pubblicate dalla giovane conduttrice). Anche il momento della ripartenza è stato da lei documentato: “Il treno è magicamente ripartito. Siamo tuttavia ancora ignari di dove men*hia siamo, quando arriveremo, se prenderemo la tratta veloce o arriveremo volando su un ippogrifo”.
LA RABBIA DI AURORA RAMAZZOTTI CONTRO TRENITALIA
Aurora Ramazzotti si trovava a bordo del treno Frecciarossa fermo per sei ore alle porte di Roma e ha costantemente informato i propri followers riguardo la propria indignazione. Un’altra sua story riporta: “Morale della favola: ore 23.30 siamo arrivati a Roma Termini. Avrei tantissime cose da dire a riguardo ma non mi dilungo. Semplicemente è una vergogna”. Altri vip erano presenti sulla stessa tratta e si sono espressi in merito a questo ritardo. Tra di essi il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha lamentato la scarsa efficienza da parte di Trenitalia, assolutamente non in grado di trovare una soluzione al disagio subito da centinaia di passeggeri. Anche l’attrice Paola Cortellesi faceva parte del gruppo, in viaggio verso Carrara dove era attesa al “Festival Con-vivere” per tenere una conferenza sul tema “lavoro, donne e comicità”. L’organizzazione è stata costretta a cancellare in extremis il suo intervento.