Il momento più atteso del Festival di Venezia 2018: i premi del concorso Venezia 75. Il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore o a una giovane attrice emergente, è stato assegnato a Baykali Ganambarr per il film The Nightingale: una vera e propria rivelazione. Il Premio Speciale della Giuria è stato conferito ancora a The Nightingale di Jennifer Kent, che ricordiamo essere il secondo film in assoluto della regista australiana. Migliore Sceneggiatura a Joel & Ethan Coen per il film The Ballad Of Buster Scruggs. Coppa Volpi per il miglior attore a Willem Dafoe nel film At Eternity’s Gate di Julian Schnabel, mentre la Coppa Volpi per la Migliore Attrice a Olivia Colman nel film The Favourite di Yorgos Lanthimos. Leone d’Argento per la Migliore Regia a Jacques Audiard per il film The Sisters Brothers. Il Gran Premio Della Giuria a The Favourite di Yorgos Lanthimos. Infine il premio più importante, il Leone d’Oro per il miglior film: trionfa ROMA di Alfonso Cuarón. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PREMI DI ORIZZONTI

Terminate le sezioni Venezia Classici e Virtual Reality, è giunto il momento del Premio opera prima Luigi de Laurentiis, consegnato dal regista italiano Matteo Rovere: il riconoscimento è stato dato a The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan. La regista, che ha ricevuto un importante premio in denaro, ha brevemente commentato: “Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di essere qui e tutti i membri della giuria. Questo film non è sulla Siria, ma è stta una lettera d’amore per il nostro Paese: sono davvero rimasta sopraffatta dalla reazione quando sono arrivata qui”.



Giunto il turno della sezione Orizzonti, una delle più interessanti del Festival: il premio miglior cortometraggio è andato a Kado di Aditya Ahmad; il premio miglior sceneggiatura a Jinpa di Pema Tseden; il premio miglior attore a Kais Nashif per il film Tel Aviv On Fire; il premio miglior attrice a Natalya Kudryashova per il film The Man Who Surprised Everyone; il premio speciale della giuria invece a Anons di Mahmut Fazil Coskun. Ed eccoci ai due premi più attesi: il premio miglior regista è stato conferito a Emir Baigazin per il film Ozen, mentre il premio miglior film è stato assegnato a Kraben Rahu di Phuttiphong Aroonpheng. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



VENEZIA CLASSICI E VIRTUAL REALITY

E’ iniziata la cerimonia di chiusura del Festival di Venezia 2018, il padrino Michele Riondino è sul palco per annunciare i vincitori di questa straordinaria edizione. Sono già stati assegnati numerosi riconoscimenti: due Leoni d’Oro alla Carriera, rispettivamente a Vanessa Redgrave e a David Cronenberg, il premio Jaeger-LeCoultre al cineasta cinese Zhang Yimou, mentre il Campari Passion for Film a Bob Murawski. Miglior documentario sul cinema della sezione Venezia Classici, il presidente Salvatore Mureu ha consegnato il premio a The Great Buster: A Celebration di Peter Bogdanovich. Per quanto riguarda il premio miglior restauro, se lo è aggiudicato La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Subito dopo è il turno della Virtual Reality, sul palco la presidente di Giuria Susanne Bier: il premio ‘miglior storia raccontata’ a L’ile des Morts di Benjamin Nuel, il premio ‘Best VR Experience’ a Buddy VR di Chuck Chae e il premio ‘Best VR’ a Spheres di Eliza McNitt. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

ALESSANDRO GASSMAN PARLA DI UNA STORIA SENZA NOME

Tra le pellicole presentate al Festival del Cinema di Venezia 2018 c’è anche “Una storia senza nome”, che annovera nel cast Michaela Ramazzotti e Alessandro Gassman. “Finalmente ho potuto osservare chi scrive i nostri ruoli, sperando di aver dato loro giustizia e gratitudine!” esclama Micaela Ramazzotti, come riporta Il fattoquotidiano, “quella grande capacità di osservare e saper raccontare mescolando con la fantasia. Gli scrittori hanno uno sguardo diverso da tutti gli altri”. Se lei interpreta la “sceneggiatrice in ombra”, di contro Alessandro Gassmann è lo sceneggiatore “in luce”, colto da una crisi e finito nei guai, “leggendo il copione del film ne ho apprezzato la complessità che non è sempre di casa nel cinema italiano” ha dichiarato il noto attore. [Aggiornamento di Anna Montesano]

TROPPI DOPPIONI TRA GLI OUTFIT

Non solo film, polemiche e premiazioni al Festival del Cinema di Venezia. Non si può non parlare degli outfit che hanno calcato il red carpet in questi giorni. Alcuni hanno colpito, altri sono stati un vero flop ma in molti hanno notato la presenza di molti “doppioni” in passerella. Sono tante le star che si sono presentate con lo stesso abito. Marina de Tavira in Miu Miu così come Liv Lisa Fries; Sophie Lane Curtis in Valentino così come Amanda Shadforth; Jessica Urbano in Elisabetta Franchi così come Klaudia Pepa, ex ballerina di Amici. Sono questi alcuni degli outfit “doppioni” esposti sul red carpet. Grande protagonista, che come sempre sorprende, è stata Lady Gaga, con un abito che ha lasciato tutti senza parole. Vedremo come si concluderà la manifestazione. [Aggiornamento di Anna Montesano]

IL FINALE SI AVVICINA

Il Festival di Venezia 2018 sta per volgere al termine e presto avremo conferma (o magari ci sarà qualche sorpresa) dell’assegnazione dei premi maggiori. Voltandoci indietro, però, ai film visti in concorso e fuori e alle stelle che hanno preso alla manifestazione, sicuramente non possiamo non fare il nome di Marianna Fontana. la giovane attrice italiana, lontana da molti lustrini e complimenti di stalle hollywoodiane presentatesi al lido con look più o meno azzeccati, ha sicuramente il suo perché e con la sua arte è riuscita a farsi notare. Due anni fa ha preso parte al Festival di Venezia in coppia con la gemella Angela di Indivisibili mentre adesso corre da sola come protagonisti di Capri-Revolution il film di Mario Martone che racconta la storia di una giovane pastorella che ad inizio Novecento entra in contatto con una comunità di giovani europei arrivati sull’isola alla ricerca della libertà assoluta stravolgendo il suo mondo chiuso. Sarà lei la vera rivelazione di Venezia e del cinema italiano? (Hedda Hopper)

L’ASSEGNAZIONE DEI PREMI

Chiude i battenti la 75esima Mostra del Cinema di Venezia. Oggi è il giorno dell’assegnazione dei premi: c’è Suspiria di Guadagnino, in prima linea sul palmares, ma anche Roma di Cuaron e Nuestro tiempo di Reygadas. Suspiria, in particolare, piace a Guillermo Del Toro. Probabile un premio ad Assayas o Audiard, Reilly e a qualcuna di The Favourite. In giuria ci sono Sylvia Cheung, attrice, regista e talent scout, Nicole Garcia e Trine Dyrholm, attrici, Paolo Genovese, regista, Malgorzata Szumowska, regista, produttrice e Orso d’Argento a Berlino, Taika Waititi, regista, Christoph Waltz e Naomi Watts, nessuna presentazione. Il loro giudizio, stando ai ben informati, sarà una sintesi tra accuratezza e contenuto. Viene in mente Roma, di Alfonso Cuaron, un’autobiografia amara e amarcord ambientata a Città del Messico. In lizza anche Suspiria, candidato più al Leone d’Argento che a quello d’Oro. Si attendono sorprese per Carlos Reygadas, che con Nuestro Tiempo ha fatto un ottimo lavoro. Il suo triangolo amoroso non ha niente di scandalistico, al contrario delle sue produzioni passate. Anche Laszlo Nemes è un regista “forte”, col suo Tramonto visivamente meritevole. Niente male l’interpretazione di John C. Reilly in The Sisters Brothers di Jacques Audiard. Meno incerti i pronostici al femminile: Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz di The Favourite. La miglior sceneggiatura è forse quella di Olivier Assayas. Quanto al Gran Premio Speciale della Giuria, un “premio della critica” di sanremese memoria, se lo gioca The Nightingale di Jennifer Kent.