In seguito alla vittoria di Roma, che al Festival di Venezia ha conquistato il prestigioso Leone d’oro 2018, non sono mancate le polemiche da parte dell’Ansac, Associazione nazionale autori cinematografici, la Fice, Federazione italiana cinema d’essai, e l’Acec, Associazione cattolica esercenti cinema. I motivi sarebbero da addebitare al fatto che il film diretto da Alfonso Cuaron sia stato prodotto da Netflix, di conseguenza non destinato alla proiezione nelle sale italiane. Ecco un estratto della nota congiunta rilasciata nelle ultime ore: “Senza nulla togliere all’alta qualità del film (…) ribadiscono la loro contrarietà circa la scelta di aver inserito nel concorso di Venezia alcuni film non destinati alla visione in sala, diversamente da quanto aveva deciso il festival di Cannes”. Immediata la replica del presidente Guillermo Del Toro, il quale, così come si legge su IlGiornale.it, ha ribadito l’unanimità nella scelta della giuria: “La cosa è rivoluzionaria per Netflix ma per il cinema non cambia nulla e non rappresenta uno spartiacque. Netflix non vincerà da oggi tutti i premi ma è importante che si possa continuare la dialettica del cinema”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
PARLA DEL TORO, PRESIDENTE DI GIURIA
Guillermo Del Toro, presidente della giuria a Venezia 2018, ha voluto fugare ogni dubbio sul Leone d’Oro assegnato al suo collega messicano, coproduttore di un suo film. “Roma di Alfonso Cuaron ha vinto nove a zero. La decisione della giuria è stata unanime. Nessun favoritismo perché sono suo amico”, afferma. “Mica facile assegnare 9 premi quando hai davanti 21 titoli – continua Del Toro – in giuria abbiamo avuto diverse discussioni e grandi momenti di passione. Alla fine il verdetto è come un mosaico che rappresenta tutti quanti”. Nel corso della conferenza stampa dopo la premiazione, il presidente ha spiegato anche la scelta di assegnare il Premio Speciale della Giuria a Jennifer Kent: “Abbiamo giudicato i film per quello che si è visto sullo schermo e siamo stati severi nel farlo”. Menzioni speciali anche per Luca Guadagnino con “Suspiria”: “era stato apprezzato ed era entrato nella discussione tra i titoli vincitori” e Killing di Shinya Tsukamoto: “Sono un suo grande fan da anni. Adoro il suo cinema sulla violenza e sui corpi in scena. Quest’ultimo film ha un ritmo fantastico e una forma tradizionale. Ma qui parla il Del Toro spettatore”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
NESSUNA ATTINENZA CON LA CAPITALE
Nonostante il titolo Roma di Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d’oro 2018 al Festival di Venezia, non c’entra nulla con la capitale del nostro paese. Il titolo è riferito a un quartiere di Città del Messico dove sono ambientate le vicende di una famiglia negli anni settanta. Agli inizi del XX secolo Colonia Roma ebbe origine. Il quartiere si trova al centro di Città del Messico ed è un quartiere residenziale. Molto presto il quartiere, protagonista del film di Alfonso Cuaron, è diventato esclusivamente ad appannaggio delle classi benestanti del paese. Sono stati costruiti così palazzi per gli aristocratici, trasformandolo in una piccola perla all’interno del paese del centro America. Nonostante questo è chiaro che chi si approccerà per la prima volta al film senza sapere nulla della trama, molto probabilmente penserà subito alla capitale del nostro paese trovandosi sorpreso durante la visione. (agg. di Matteo Fantozzi)
VINCE CUARON
Roma di Alfonso Cuaron è stato votato all’unanimità dalla giuria del Festival di Venezia: a rivelarlo è Guillermo del Toro. Il regista di The Shape of Water, Leone d’oro lo scorso anno e vincitore dell’Oscar come miglior film, ha raccontato che il film è stato votato da tutti i nove giurati. Per lui anche l’emozione di vedere quello che ritiene sia il miglior film della carriera dell’amico e collega. «È molto gratificante capire che il film passa, mette in connessione, che è universale», ha dichiarato a caldo Alfonso Cuarón subito dopo la premiazione. Il regista messicano ha convinto la giuria con un film molto autobiografico: è infatti ambientato a Città del Messico, dove è cresciuto, e il titolo prende spunto proprio dal quartiere della sua città. Roma è prodotto da Netflix, ed è la prima volta che un film prodotto per lo streaming ottiene un riconoscimento del genere, sebbene sia ormai sicura una ristretta distribuzione anche nelle sale cinematografiche. (agg. di Silvana Palazzo)
“UN ATTO D’AMORE ALLE MIE DONNE”
«Un atto d’amore alle mie donne, al mio paese, alla mia città, Città del Messico»: queste le parole con le quali viene accolto il Leone D’Oro di Venezia da Alfonso Cuaron, con la sua Roma. Una grandissima emozione per Cuaron, palesata dal regista di fronte alle tante persone presenti. Prima della premiazione non mancano del padrino del 75esimo Festival del Cinema di Venezia, Michele Riondino: «Il cinema è vita, il nostro amore, e spesso ci svela che le occasioni della vita sono infinite, e non dobbiamo avere paura» esordisce, per poi continuare «Ci sono cresciuto, qui alla Mostra, ed è stata lei ad aiutarmi a diventare uno spettatore attivo, militante. […] Tutti con un biglietto al mano e con uno strano gioiello appeso al collo, l’accredito. Che cosa ci spinge a restare in fila? Il continuare a sognare insieme. Tutti erano nel posto in cui volevano stare». [Aggiornamento di Anna Montesano]
IL VINCITORE DEL LEONE D’ORO
E’ Roma di Alfonso Cuaron il Leone d’Oro del Festival di Venezia 2018: battuta la concorrenza di Suspiria di Luca Guadagnino e di The Favourite di Yorgos Lanthimos. Grande commozione per il regista messicano che, dopo aver ringraziato in italiano la Mostra d’Arte Cinematografica, ha sottolineato che “questo riconoscimento e questo festival hanno un significato immenso per me”. A proposito del fil ha poi aggiunto: “Oggi è il compleanno di Limo che è la donna che ha ispirato il personaggio di Cloe vorrei cantare ‘tanti auguri a te’ ma forse non il caso. Posso dire però che il film è il prodotto del mio immenso amore per te, lamia famiglia e il mio Paese”. Un altro grande successo dunque per il cineasta messicano, pronto a fare nuova incetta di Oscar. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LANTHIMOS IN POLE
Cresce l’attesa per l’assegnazione del Leone d’Oro della 75esima edizione del Festival di Venezia. Il grande favorito resta Roma del regista messicano Alfonso Cuaron, ma continuano a salire le quotazioni de La Favorita di Yorgos Lanthimos. Il film, con Emma Stone e Rachel Weisz che racconta la storia della Regina Anna che, di fatto, lascia il governo nelle mani di una persona a lei vicina, Lady Sarah. L’arrivo a corte di Lady Abigail porterà le due donne a sfruttare la situazione politica per diventare la favorita della Regina. La pellicola ha conquistato chi ha assistito alla proiezione anche per l’intensa interpretazione delle due attrici e, a poche ore dall’assegnazione dell’ambito premio, sta scalando diverse posizioni diventando la prima rivale di Roma. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, dunque, il Leone d’Oro dovrebbe andare ad uno tra Roma e La Favorita (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
THE SISTER BROTHER TRA I FAVORITI
Chi vincerà il Leone d’Oro della 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia? Il grande favorito resta il messicano Alfonso Cuaron che, con il film Roma, punta a portare a casa l’ambito premio. Con la storia di una famiglia borghese ambientata in una Città del Messico bianco e nero agli inizi degli anni Settanta, il regista che, con il presidente della giuria Guillermo del Toro ha in comune l’origine, sembra non avere rivali. A beffarlo, però, potrebbe essere Jacques Audiard con il film The Sisters Brothers che racconta la storia di due fratelli, Eli e Charlie Sisters, assoldati per uccidere un capo, reo di aver rubato al proprio capo. La pellicola è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Patrick Dewitt. Un film potente che può contare su un cast importante in cui spicca la presenza di Jake Gyllenhaal. Cuaron e Audiard, dunque, restano i grandi favoriti. Chi la spunterà? Non è, comunque, esclusva, una sorpresa dell’ultima ora (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
CUARON GRANDE FAVORITO
Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato e solo stasera sapremo se il Leone d’oro 2018 sarà assegnato al favorito oppure ci saranno sorprese dell’ultima ora. Nei giorni scorsi le proiezione hanno ricevuto critiche e applausi da parte della stampa e dei fan che si sono avvicendati in passerella al lido per partecipare agli eventi ma solo questa sera avremo l’ufficialità di quello che si vocifera ormai da un po’ ovvero che Roma e Cuaròn siano i favoriti alla vittoria finale. I giorni sono fatti, i premi sono pronti e questa sera, alle 19.00, su Rai Movie andrà in onda la serata dedicata alla cerimonia finale e alla consegna. Fino a quel momento dovremo accontentarci del toto-nomo relativo alla 75esima edizione del Festival di Venezia visto che sono diversi i film che possono aspirare al palmares dei maggiori premi. Messo da parte il super favorito Alfonso Cuaròn sembra proprio che altri film possano aspirare al Leone d’oro. Di chi si tratta?
LEONE D’ORO E NON SOLO, A CHI ANDRANNO I PREMI PIU’ IMPORTANTI?
Tutti sono concordi sul fatto che Roma e la sua intensità abbiamo conquistato tutti, ma la Giuria alla fine darà il suo benestare alla pellicola premiandola con il premio maggiore del palmares? La sorpresa potrebbe arrivare da chi è già stato piazzato al secondo posto dagli “esperti” e, in particolare, “The Favourite” di Yorgos Lanthimos, ma anche “The Sisters Brothers” di Jacques Audiard e “Double vies” di Olivier Assayas. Sono proprio i tre film che dovrebbero giocarsela fino alla fine per il podio più alto della kermesse e, in particolare, per La Favorita potrebbero esserci anche altri premi come Coppa Volpi per una delle protagoniste, Emma Stone, Olivia Colman e Rachel Weisz. Mentre per gli attori potrebbe essere Willem Dafoe a portare a casa il premio nei panni di Vincent Van Goghin “At Eternity’s Gate”. Le speranze non si sono spente nemmeno per Mario Martone e il suo Capri-Revolution mentre ormai sembra finita la corsa di Luca Guadagnino e il suo Suspiria, ci saranno sorprese?