Polina Semionova
è una delle protagoniste di “Danza con me”, lo show evento di Roberto Bolle in onda su Rai1. La “danzatrice dell’anno” torna in tv in Italia per un’occasione speciale: ballare con l’etoile dei due mondi. Reduce dalla performance allo Staatsballet Berlin dove ha interpretato Odette/Odile ne Il Lago dei Cigni con primo ballerino Alejandro Virelles nel ruolo del Principe Sigfried, Polina ha concluso il 2018 con un importantissimo riconoscimento: il premio di Danzatrice dell’anno conferitole da una commissione composta da 41 esperti internazionali. “Polina Semionova ha tutto, ha tutto ciò di cui ha bisogno una ballerina étoile, e possiede in più fascino e gentilezza…” ha detto Claudia Henne, mentre per Hartmut Regitz “le sue esibizioni sono le più intense di sempre”. Un riconoscimento meritatissimo per la Principal Dancer in carica dell’American Ballet Theatre che può vantare una serie di titoli di tutto rispetto: Principal Guest presso il Mikhailovsky Theatre di San Pietroburgo e presso il Bavarian State Ballet di Monaco. Non solo, nel 2018 la ballerina ha ricevuto anche il Premio Heinz Spoerli. Chissà quali riconoscimenti arriveranno nel nuovo anno appena iniziato? (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
POLINA SEMIONOVA A DANZA CON ME DI ROBERTO BOLLE
Tra gli ospiti di Roberto Bolle nella serata speciale di Rai1 dedicata a “Danza con me“, ci sarà anche Polina Semionova, prima ballerina del Teatro di Berlino (una delle pochissime danzatrici ad avere ottenuto questo importantissimo riconoscimento. Cresciuta nella periferia di Mosca (sua madre era insegnante di inglese, mentre suo padre biologo), si avvicinò insieme al fratello alla danza sul ghiaccio passando poi proprio al ballo classico. Il suo incredibile talento fu notato molto presto: si diplomò con lode alla Scuola del balletto del Teatro Bolshoi di Mosca e, a soli 17 anni, diventò prima ballerina presso il Balletto di Berlino Wladimir Anatoljewitsch Malachow. Tanti i riconoscimenti vinti successivamente tra i quali una medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Balletto a Mosca nel 2001, il Primo Premio al Concorso Vaganova-Prix di San Pietroburgo nel 2002 e nello stesso anno il Premio Junior al Nagoya International Ballet Competition in Giappone.
POLINA SEMIONOVA NOMINATA “DANZATRICE DELL’ANNO”
Il 2018 è stato un anno d’oro per Polina Semionova, che si è aggiudicata l’ambito riconoscimento di “Danzatrice dell’anno” dai critici della rivista Tanz. Nell’uscita annuale pubblicata lo scorso 21 agosto, 41 esperti internazionali della danza hanno partecipato al sondaggio e nominato diverse volte la ballerina russa. Queste le motivazioni della loro scelta: “Polina Semionova ha tutto, sa tutto ciò di cui ha bisogno una ballerina étoile, e possiede in più fascino e gentilezza… le sue performance sono più intense di sempre”. Grande soddisfazione della russa davanti ad un simile riconoscimento, come evidenziato dal suo commento: “Questo significa molto per me e sono molto felice che i critici abbiano seguito con interesse la mia danza nel corso dell’ultimo anno. È stato un interessantissimo anno di lavoro che mi ha molto soddisfatta. Adesso attendo la nuova stagione che porterà nuovi balletti e nuovi ruoli”.
LA COLLABORAZIONE CON ROBERTO BOLLE
Polina Semionova
, che questa sera si esibirà insieme a Roberto Bolle e a numerosi altri ospiti nazionali ed internazionali nel programma “Danza con me” non è una sconosciuta per il famoso ballerino italiano. La coppia, infatti, in passato si è esibita insieme anche in uno dei palchi più importanti al mondo, il Teatro della Scala in “Cinderella” (clicca qui per vedere il video della loro performance). Intervistata da Io Donna, in occasione del debutto scaligero, la Semionova ha così raccontato: “Non mi ispiro ad alcuno stereotipo di Cenerentola, la cerco in me. È un personaggio che ci dice di credere ancora nel potere della meraviglia. Vivere una fiaba in scena mi consente di offrire un’altra dimensione al pubblico: per me la danza non è un mestiere ma amore puro”. La sua stessa carriera è cominciata come una favola: “Quando a diciassette anni, Vladimir Malakhov mi offrì di diventare étoile della compagnia che dirigeva, lo Staatsballett di Berlino, ho lasciato Mosca per abbracciare quel sogno. Meglio rischiare piuttosto che rimpiangerlo per sempre”.