Piero Angela, in occasione di una serie di lezioni in programma a Trento, torna a parlare della realtà che ci circonda facendo delle importanti riflessioni sull’avvento delle nuove tecnologie che hanno rivoluzionato la nostra vita. Il divulgatore scientifico, scrittore e conduttore televisivo a distanza di poche settimane dal suo 90esimo compleanno, è tornato a far sentire la sua voce. L’occasione è stata durante un ciclo di lezioni che, dopo aver conquistato le città di Torino e Roma, sono arrivate anche presso l’Università di Trento dove Piero Angela è stato uno dei personaggi più attesi. Ecco le importanti riflessioni condivise con giovani studenti e professori.



“Il nostro Paese è pieno di intelligenze”

Parlando di new media e tecnologie, Piero Angela ha detto: “C’è una corsa tra la capacità di gestire la conoscenza e l’avanzamento della tecnologia: dobbiamo avere una cultura capace di stare al passo”. Parole chiare quelle pronunciate dal divulgatore scientifico che fanno riflettere. La vita oramai ci sfugge dalle mani, l’informazione è sempre più smart e veloce, ma questo non sempre è un bene. Per il conduttore di SuperQuark è fondamentale una cosa: “serve la capacità di essere flessibili”. Poi parlando di informazione, il giornalista e scrittore è convinto di una cosa: “Abbiamo bisogno di un’informazione più ricca”. L’informazione oramai è al passo dei tempi, ma per Piero Angelo l’utilizzo di Internet deve essere importante per cambiare e migliorare la qualità della vita di tutti.

“L’emotività sul web e sui social si mangia l’informazione e la cultura”

“Internet c’è, ma come lo stiamo usando? Per migliorare la qualità della vita dei cittadini? L’emotività finisce per mangiarsi l’informazione, così come la cultura, che ne sono succubi” ha chiosato Piero Angela durante la sua partecipazione ad alcune lezioni presso l’Università di Trento. Parlando poi di social ha precisato: “L’emotività sul web e sui social si mangia l’informazione e la cultura”, mentre riguardo all’Università ha detto: “è finito il mondo in cui si arrivava alla laurea a stop, si era a posto per tutta la vita. Serve la capacità di essere flessibili e il nostro Paese è pieno di intelligenze, ma manca quella di sistema, cioè la capacità di valorizzarle”. Parole che assumono un peso importantissimo a testimonianza di come Piero Angela sia tutt’oggi un uomo da cui imparare tanto.

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