James Middleton, il fratello di Kate, la moglie del Principe William, in un’intervista rilasciata ai microfoni del Daily Mail parla per la prima volta di quello che definisce “il cancro dell’anima” ovvero la depressione di cui ha sofferto ma da cui è uscito. Trentuno anni, bello, molto corteggiato e apprezzato, James Middleton ammette di avere una vita che in tanti sognano, ma nonostante tutto, la depressione, per un periodo, si è impossessata della sua vita. «So di essere benedetto e di vivere una vita privilegiata», ammette in un lungo sfogo al tabloid inglese. «Ma questo non mi ha resto immune dalla depressione. È difficile descriverla. Non è solo tristezza, è una malattia», spiega James. Tutte le giornate erano diventate uguali: andava a lavoro per inerzia e restava a fissare lo schermo del computer. Non aveva voglia di fare nulla, neanche di rispondere agli amici e alla famiglia. «Di notte non riuscivo a dormire, una cacofonia di rumori immaginari mi risuonava nella resta, il baccano era incessante», racconta ancora James. «Non è una sensazione, ma un’assenza di sentimenti, esisti senza scopo o direzione. Non riuscivo a provare gioia, eccitazione, aspettative».
JAMES MIDDLETON: LA LOTTA CONTRO LA DEPRESSIONE
Dopo aver vissuto per un po’ senza rendersi conto di quello che gli stava accadendo, nel 2017, James Middleton decide di riprendere in mano la sua vita chiedendo aiuto al suo medico. Comincia così il percorso di cura e di lotta contro la depressione. Vede così uno psichiatra e scopre di avere un disturbo dell’attenzione, l’ADD (Attention deficit desorder), una variante del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. «È stata una rivelazione scoprirlo. Ha spiegato così tanto delle mie difficoltà: la ragione per cui ho difficoltà a concentrarmi, perché la mia mente vaga in stravaganti sogni ad occhi aperti, perché compiti semplici come fare il mio letto diventano enormi come compilare una dichiarazione dei redditi. Add spiega anche perché sono irrequieto, energico, impulsivo, perché inizio le attività ma non riesco a completarle, perché a volte sembro impaziente e non ascolto perché la mia mente sta galoppando con la fantasia», confessa.