In “La Compagnia del Cigno” si distingue Fotinì Peluso per il ruolo di Barbara. La giovane attrice ha svelato in un’intervista di Vanity Fair i gesti scaramantici che fa sul set. Ha svelato infatti di essere una persona molto scaramantica e di portare con sé sempre sul set un mati, cioè un medaglione portafortuna a forma di occhio. Nell’intervista ha specificato: “Se mi cadono i copioni devo sempre sbatterli tre volte per terra o su qualcosa. Tra attori questa però è un’usanza molto comune. In Grecia poi il concetto del malocchio è tenuto in grande considerazione“. Sono sicuramente dei particolari molto interessanti legati a questa attrice in grado di conquistare il pubblico grazie alla sua personalità e a una freschezza legata alla sua età e alla recitazione sempre molto spontanea. Ne La Compagnia del Cigno Fotinì Peluso (Barbara) si sta guadagnando di certo l’accesso ad altre avventure importanti, magari sul grande schermo del cinema. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Vorrei lavorare con Matteo Garrone”
Fotinì Peluso con il ruolo di Barbara in “La Compagnia del Cigno” ha spiccato definitivamente il volo. La ragazza ha svelato la sua passione per il cinema in una lunga intervista a Vanity Fair, svelando anche il sogno di poter recitare un giorno per Matteo Garrone: “In Dogman ho visto una sensibilità e una delicatezza che andavano oltre il racconto puro della violenza. Sicuramente è un regista con cui potrei dare voce a due parti di me“. La ragazza ha dimostrato una crescita personale davvero molto interessante e ora sembra pronta a un ruolo importante, magari al cinema. Chissà che non possa arrivare per lei l’occasione proprio magari con un regista importante come Matteo Garrone, che già in passato ha lavorato con attori alle prime esperienza. E se pensiamo che per Primo Amore Vitaliano Trevisan era un esordiente, viene da pensare che un ruolo in un suo film possa tagliarsi alla perfezione per Fotinì Peluso che ha già dimostrato in Romanzo Famigliare, ancor prima che ne La Compagnia del Cigno, di avere talento da vendere. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Ho iniziato a suonare a sei anni, ero iperattiva!”
Fotinì Peluso interpreta il ruolo di Barbara ne La compagnia del cigno. “Ho iniziato a suonare a sei anni, ero una bambina iperattiva”, ha raccontato a TV Radio Corriere. “Non stavo mai tranquilla e non riuscivo a concentrare anima e corpo su un’unica cosa: la mia mente andava da una parte, il mio corpo dall’altra. Il pianoforte mi è venuto in aiuto, grazie allo strumento, alla musica, sono riuscita a trovare la necessaria concentrazione, sono diventata metodica. Lo studio del piano ha contribuito anche a farmi andare bene a scuola”. Per la giovane attrice lavorare con Ivan Cotroneo è sempre stato un sogno ed infatti, quando è stata presa confessa di avere provato una grandissima gioia. Poi la giovane attrice ha raccontato la sua esperienza sul set: “Le riprese sono durate sei mesi, un periodo molto lungo, ma che nonostante lo stress del lavoro ci ha consentito di unirci tantissimo. Sul set mi sono trovata bene, è stata davvero un’esperienza corale. Rivedendo il primo episodio mi sono accorta di osservare di più il complesso della recitazione che non la mia stessa performance. Sono stati anche mesi in cui ho dovuto spostarmi frequentemente tra Roma e Milano per conciliare le riprese con l’università, cosa abbastanza complicata”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Tra i giovani talenti della fiction
Tra i talenti de La compagnia del cigno c’è anche Fotinì Peluso, che nella serie interpreta il personaggio di Barbara. Una ragazza bellissima, dal grande talento, che si divide tra il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e il Liceo Classico. E’ la classica brava ragazza, nata e cresciuta in una famiglia agiata che ha riposto grandissime aspettative sul suo futuro. La madre Vittoria (interpretata da Carlotta Natoli) si è messa in testa di volerla avviare ad una carriera di eccellenza, una carriera che non le permette alcun margine di errore condannandola così alla perfezione.
Il personaggio di Barbara
Naturalmente Barbara sente tutto il peso delle aspettative della famiglia. Pressioni a cui cerca di scappare rifugiandosi nella musica e dicendo a volte delle bugie alla madre pur di sembrare la ragazza perfetta. Questa cosa però provoca nella giovane Barbara un senso di smarrimento visto che è divisa tra una vita dedita allo studio e alle responsabilità e il desiderio di lasciarsi andare, di vivere la sua adolescenza come una ragazza normale. Non solo, Barbara è molto combattuta anche nel lasciarsi andare o meno al sentimento che prova per Domenico, uno dei giovani allievi de La compagnia del cigno. Proprio a lui, durante la seconda puntata della fiction, Barbara dedica un’emozione versione de “Il diario degli errori”, canzone presentata al Festival di Sanremo da Michele Bravi che nella serie ha recitato un cameo nel ruolo di Giacomo.
Barbara raccontata da Fotinì Peluso
“Barbara è una ragazza, innanzitutto una cosa che la caratterizza molto, che salta subito all’occhio almeno all’apparenza è la sua estrazione sociale”. Con queste parole Fotinì Peluso racconta alcune caratteristiche del suo personaggio all’interno della serie “La compagnia del cigno”. “Vengo da una famiglia quasi aristocratica, un’alta borghesia. La mia storia gira intorno a questo rapporto, inizialmente conflittuale con Domenico. Sono una ragazza un pò travagliata, molto oppressa da parte dei miei genitori, dalle ambizioni che hanno su di me, dal fatto di dover riuscire in tutto e raggiungere la perfezione” dice la giovane attrice, che molti ricorderanno per aver interpretato il ruolo di Micol in “Romanzo Famigliare“. Per quanto riguarda la sua vita, la giovane attrice intervistata da Tv Sorrisi e Canzoni ha detto: “Sono una persona felice, determinata, tendo a darmi degli obiettivi, sono abbastanza controllata, ma quando recito tiro fuori il lato emotivo e le emozioni”. La carriera di attrice è partita per gioco: “È stata una strada che si è aperta da sé. Da bambina ho fatto un corso di musica scenica, ero molto espansiva, mi piaceva stare in gruppo, mi divertivo. Così ho fatto un po’ di teatro a livello amatoriale, soprattutto per imparare l’inglese e il francese. Poi, per caso, è arrivato un provino”.