Kim Rossi Stuart e Ilaria Spada si sposano. La celebre coppia di attori, dopo una lunga relazione d’amore, ha deciso di ufficializzare le cose in maniera definitiva. L’uno accanto all’altra da oltre nove anni, i due sono anche divenuti genitori nel novembre 2011, quando è nato il piccolo Ettore (che ha da pochissimo compiuto sette anni). In molti immaginano anche che dopo la celebrazione delle nozze, possa arrivare anche un altro figlio per fare compagnia al primogenito. Ma come si è venuta a sapere la lieta novella? Proprio il comune di Roma ha affisso le pubblicazioni attinenti alla cerimonia nuziale dei due, come previsto dalla legge italiana (consultabili ed accertabili attraverso internet proprio sul sito web del comune di Roma); la pubblicazione ha numero P00010627 – 2018. La notizia a livello nazionale è stata diffusa tra le pagine del settimanale DiPiù, nel numero in edicola da lunedì 14 gennaio, in cui sono state pubblicate anche le fotografie dei documenti affissi.
Kim Rossi Stuart e Ilaria Spada si sposano
Nonostante la pubblicazione ufficiale, attualmente non si sa ancora niente in riferimento alla data pubblica delle celebrazioni e, anzi, l’estrema discrezione con cui la coppia porta avanti la propria storia ormai da molto tempo lascia intuire che molto difficilmente traspireranno altri dettagli utili sulla cerimonia: al momento, né Kim Rossi Stuart né Ilaria Spada hanno confermato che si uniranno in matrimonio. Come si sa dalle disposizioni di legge in merito, è certo che le nozze avranno luogo entro 180 giorni (cioè entro sei mesi) dalle pubblicazioni ma non è dato sapere altro, per adesso. Alcuni rumors però, ci parlano della prossima primavera. Naturalmente appare ignoto anche il luogo: tradizione vuole che si celebri l’unione nella città della sposa – in questo caso Latina (Stuart invece è nato e cresciuto a Roma) – ma non è obbligatorio che ciò accada. Al momento lei è sul piccolo schermo con Che Dio ci aiuti 5, fiction dell’ammiraglia di Casa Rai che sta sbancando con gli ascolti del giovedì sera.