Sul Corriere della Sera 7 di oggi una intervista a Luciana Littizzetto che esordisce spiegando che non è colpa sua se la si trova da ogni parte: “Scrivo sui giornali e pubblico libri, recito in film e commedie, frequento giurie, faccio cabaret, presento in radio e televisione”. Non è colpa sua, dice, “se non mi senti mai stanca di me”. Sarebbe tutto da dimostrare naturalmente, comunque dice che l’unica cosa che non fa è cantare, ma ci ha provato. L’unico posto fisso che ha, dice, è via San Donato a Torino, dove il padre e la madre gestiscono una latteria. Una via etnica, spiega, ci sono i canadesi, originari come i suoi genitori di Bosconero nel Canavese, e i cinesi, i sardi e i rumeni, i peruviani e i marocchini, i senegalesi e i siciliani. Scherza: “Persino i torinesi”. Il posto dove comunque si sente più se stessa è al microfono di Radio Deejay dove parla e ascolta la gente.
IO E FABIO FAZIO
Il suo ultimo libro invece si intitola Ogni cosa è fulminata, riflessioni ironiche sul consumismo: “Penso che un po’ tutti si riconoscano nelle avventure specialmente casalinghe da me sofferte e riferite. Siamo in lotta contro oggetti concepiti per rompersi presto, ben che vada per farci impazzire”, ha detto Luciana Littizzetto al Corriere della Sera 7. Il libro, dice, è una cronaca di guerra ma è anche la cronaca di una nostra resa nelle battaglie quotidiane. Dice di essere stata fortunata nella vita, ho fatto quello che volevo da bambina: recitare qualcosa, divertire, divertirmi, appoggiandomi o no alla musica: “figlia unica, papà e mamma si sono arresi presto rinunciando a sognarmi con loro a ingrandire la latteria”. E poi naturalmente c’è Fabio Fazio, un sodalizio che continua dal 2005: “E’ bello lavorare con lui, bello continuare a mandare avanti moltissime belle cose da questo tipo di lavoro. Ha classe e impegno, ti dà insieme l’impressione di essere coinvolgessimo in quello che sta facendo e intanto di pensare già a quello che farà dopo”.