Al debutto in tv la nuova stagione di Un passo dal cielo, la fiction con protagonista Terence Hill affiancato, per la terza volta, da Rocio Munoz Morales. Rocio è Eva Fernandez, l’avvenente modella spagnola che fa perdere la testa al commissario. Non solo finzione, nella vita di Rocio: di recente ha condotto Bailando con las estrellas, il Ballando con le stelle spagnolo. “Il 2018 è stato intenso”, dichiara a IoDonna, “pieno di sorprese”. “Due Natali fa non avrei mai immaginato che la famiglia sarebbe aumentata e avremmo festeggiato questo con Alma tra le braccia”. Alma è la sua secondogenita, a tre anni dalla nascita di Luna. Con Raoul Bova procede alla grande: “Gli ultimi anni, veramente, sono stati tutti speciali, ogni volta mi sembrava impossibile che il futuro mi riservasse qualcosa di ancor più bello”. A segnare la svolta, la partecipazione a Sanremo nel 2015. “Da allora è andato tutto bene. E oggi sento l’orgoglio di avercela fatta da sola”.
Rocio Munoz Morales: la famiglia e le origini
Rocio Munoz Morales si ritiene una donna indipendente. Sarà che è cresciuta in una famiglia “all’americana”, in netta prevalenza femminile. Ha due sorelle, e ognuna di loro ha due bambine. Proprio come lei: “Il legame tra noi donne di famiglia è una grande forza per me, abbiamo un modo di supportarci e rispettarci che è tutto nostro”. La vita in Italia è diversa da quella in Spagna. “A Madrid resto ancora la ragazza del quartiere che andava a scuola dalle suore: mi hanno visto crescere, nessuno fa caso a me, ci sono stata per le vacanze di Natale. Appena tornata a Roma, invece, sono andata a fare una passeggiata con le bambine con tre fotografi intorno. Capisco che è il loro lavoro e li rispetto. Mi dicono: ‘Voi siete il pane per i nostri figli’. Hanno le loro ragioni. Però…”. A volte è difficile: “Diventa faticoso quando tua figlia ti chiede perché ci fotografano. Vorremmo un po’ di intimità, questa attenzione continua pesa”. Pesa a lei e a Raoul Bova. Che a proposito, con lei potrebbe condurre un programma: “Abbiamo scelto di seguire ognuno la propria strada autonomamente. Ma se nascesse l’idea giusta, perché no?”.