Che Festival di Sanremo sarebbe senza polemiche? Questo anno, ancor prima dell’esordio del 5 febbraio, Claudio Baglioni ha stuzzicato Matteo Salvini con le sue esternazioni sull’immigrazione. Il vicepremier, senza pensarci due volte, ha replicato durante un paio di occasioni, lanciando frecciatine belle toste. Tra di loro però, sembra essere arrivata la pace, dopo un confronto telefonico di cui – ovviamente – non conosciamo l’entità. Entrambi però, avrebbero mantenuto salde le proprie opinioni sullo scottante tema, eliminando tutte le polemiche scaturite dopo le pubbliche (e reciproche) esternazioni. Il cantante romano, questo anno organizza la macchina del Festival per la seconda volta e, quello che ci vuole al momento è calma e concentrazione a fiumi. Nel frattempo, nella “diatriba” tanti personaggi avevano pubblicamente preso le difese di Baglioni. Da Ermal Meta a Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro. Non ultimo, l’attore Massimo Ghini che, intervistato ai microfoni di “I Lunatici” in onda su Radio2 Rai, ha affermato: “Quello che ha detto Baglioni, di cui vanto una vera e lunga amicizia, non è niente di particolare. Adesso diventa tutto eroico o particolare, quello che ha detto sta in una logica di persone che ragionano con una mentalità, se questo suscita delle rimostranze ben venga, significa che la democrazia è viva, la democrazia la si costruisce anche attraverso questo. Dobbiamo restare una democrazia”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



DOPO LA PACE ARRIVA IL TWEET

Dopo la notizia della telefonata che ha siglato la pace tra Claudio Baglioni e Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno, su Twitter, torna a parlare di immigrazione e lo fa con un tweet con cui si toglie qualche sassolino dalle scarpe e lancia una frecciatina a tutti coloro che continuano a criticare la sua politica. “Buon sabato Amici. Una riflessione: tornano in mare davanti alla Libia le navi delle ONG, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici, le persone tornano a morire. Ma il “cattivo” sono io. Mah…”, scrive Salvini. Dopo la pace con Baglioni, dunque, la politica resterà davvero fuori dal Festival di Sanremo? Il leader della Lega si augura ciò preferendo che Sanremo 2019 si dedicasse unicamente alla musica. Tuttavia, Claudio Bisio potrebbe anche dare vita a monologhi su argomenti attuali come l’immigrazione esattamente come fece lo scorso anno Pierfrancesco Favino. Cliccate qui per vedere il tweet (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



UNA TELEFONATA SIGLA LA PACE TRA BAGLIONI E SALVINI

Claudio Baglioni e Matteo Salvini siglano la pace dopo dopo le polemiche nate in seguito alle dichiarazioni sulla politica migratoria del Governo rilasciate dal cantautore nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2019. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, il direttore artistico di Sanremo e il Ministro dell’Interno avrebbero appianato le divergenze con una semplice telefonata. I due, alla vigilia della più importante kermesse musicale italiana, famosa anche nel mondo, avrebbero deciso di dimenticare i dissapori per evitare inutili polemiche. Sarebbe così bastata una telefonata per chiarire quanto accaduto nelle ultime settimane. Top secret, naturalmente, gli argomenti affrontati da Baglioni e Salvini durante la telefonata.



SANREMO 2019: PACE TRA BAGLIONI E SALVINI

La diatriba tra Claudio Baglioni e Matteo Salvini è nata per le parole che il direttore artistico di Sanremo 2019 ha rilasciato su alcune mosse del Governo nei confronti degli immigrati. “Come si può pensare di risolvere questa situazione di milioni di persone in movimento evitando lo sbarco di 40 o 50 persone. Siamo un po’ alla farsa. Non credo che un dirigente politico di oggi sia in grado di risolvere questo problema, ma ci vorrebbe almeno verità. Siamo di fronte ad un grave fenomeno e dovremmo metterci tutti nella condizione di risolverlo”, ha detto Baglioni in conferenza stampa. Alle parole del cantautore, Salvini aveva replicato su Twitter esortando Baglioni a cantaree esortandolo a lasciare che “di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo“. Oggi, però, tutto cade nel dimenticatoio perchè tra i due è tornata la pace.