Quello per Katia e per Dio, da parte di Giacomo Celentano, è un amore grande, infinito. È grazie a loro che il figlio di Adriano Celentano è riuscito a superare uno dei momenti più difficili della sua vita. Lo racconta nel suo libro, “I tempi di Maria”, dove ammette che senza la sua compagna non sarebbe ciò che è oggi. “Mi diceva che Gesù mi amava e che mi avrebbe guarito completamente, che sarei tornato a cantare. Tutte cose che si sono avverate. – racconta Giacomo, che aggiunge – ringrazio il Signore per avermi donato questa famiglia che, pur con i suoi limiti e peccati, cerca nel quotidiano di vivere il Vangelo. Io, da parte mia, posso dire di avere incontrato Gesù negli occhi profondi di mia moglie Katia, e che il mio incontro con il Signore si può riassumere nella parabola della pecorella smarrita.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Musica e spiritualità: connessione unica per Giacomo Celentano
A proposito della sua scoperta di Gesù grazie anche alla sua compagna, di recente Giacomo Celentano ha avuto modo di parlare del modo in cui questo suo approccio col mondo della spiritualità sia intrinsecamente legato anche all’arte stessa e al suo fare musica. In una intervista rilasciata negli scorsi giorni, infatti, il figlio del Molleggiato ha confessato come senta davvero una profonda correlazione tra musica e spiritualità, spiegando che non a caso le sue canzoni possono essere definite come una sorta di incontro tra le sonorità del pop e il filone cosiddetto “cristiano” e che al loro interno c’è molto della sua autobiografia e del suo percorso di avvicinamento alla fede. Non è nemmeno un caso, come ha poi aggiunto Celentano jr., che i suoi primi approcci con quel mondo siano stati la musica black che notoriamente risente molto degli influssi del mondo spirituale e religioso. (agg. di R. G. Flore)
Così la moglie gli ha fatto scoprire Gesù
Giacomo Celentano è il terzogenito nato dal matrimonio tra “la coppia più bella del mondo” composta da Claudia Mori e Adriano Celentano. A pochi giorni dal debutto di “Adrian”, l’attesissima graphic novel del Molleggiato, Giacomo si è raccontato in una lunghissima intervista a PragaMagazine. Autore, scrittore e cantante, Giacomo è cresciuto a stretto contatto con la musica essendo figlio di uno degli artisti italiani più amati e seguiti di sempre. “La musica l’ho sempre respirata fin da piccolo” ha raccontato a PragmaMazione rivelando che la sua adolescenza è stata segnata dalla musica black. Poi ha deciso di prendere la sua strada d’artista pubblicando all’età di 24 anni il primo disco “Dentro al Bosco” di cui ha curato anche le musiche.
Giacomo Celentano e il rapporto con la fede
“Nel mio cammino artistico ho fatto diversi lavori, lavorando come autore televisivo e arrivando anche a scrivere libri di fede. Mi definisco precisamente cantautore e scrittore” ha raccontato Giacomo Celentano che, parlando proprio di musica e spiritualità ha precisato di sentire una profonda correlazione tra le cose. “Le mie canzoni sono tra pop e cristiane perché racconto ciò che sono attraverso l’arte”. Nonostante il cognome importante, Giacomo ha cercato di farsi strada nel districato e complicato panorama musicale italiano incontrando non poche difficoltà. “Credo che il cognome apra delle porte ma nel tempo devi dimostrare tu come persona cosa vali. Io sono una persona che lotta ogni giorno e cammina cercando sempre di migliorarsi nella vita e nel lavoro” ha detto. Nella sua vita ha svolto diversi lavoro: dal commesso fino al rappresentante, anche se il suo più grande sogno è stato sempre quello di fare musica.
Giacomo, la moglie Katia e la paternità
Giacomo Celentano è felicemente sposato con Katia, una donna con cui ha rapporto bellissimo e che gli ha permesso di “conoscere Gesù Misericordioso e il suo amore”. La moglie, infatti, gli è stata accanto in uno dei momenti più difficili della sua vita quando ha avuto un problema respiratorio. “Pareva una cosa da nulla, invece fu una rivoluzione per la mia vita. Smisi di fare ciò che volevo: cantare. Gli esami clinici dicevano che ero in perfetta salute, eppure l’insufficienza respiratoria continuava. Lasciai lo sport e cominciai a non uscire più di casa, mi allontanai da tutto”. Per fortuna a stargli accanto Katia, la sua vicina di casa che in futuro sarebbe diventata sua moglie. Il cantante è anche padre e sul suo ruolo genitoriale ha detto: “Mi definisco un papà che ama tantissimo il proprio figlio. Cerco di stargli accanto di condividere i momenti con lui di essergli amico. Io e Katia siamo molto fortunati ad avere Samuele un figlio meraviglioso, buono, educato, pieno di valori e di fede oltre a essere un meraviglio talento pieno d’arte. Samuele è un figlio veramente stupendo”.