La storia di Monica Contrafatto sarà oggi al centro della nuova puntata di Nuovi Eroi, il programma in onda alle 20.25 su Raitre e dedicata a personalità straordinarie insignite dal Presidente della Repubblica Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La sua è una storia di grande sacrificio ed amore per il prossimo. Nata a Gela il 9 marzo 1981, Monica è stata il primo Caporal Maggiore dell’Esercito a ricevere la Medaglia al Valore per l’atteggiamento avuto durante un attacco alla base italiana in Afghanistan, avvenuto il 24 marzo 2012, quando si sacrificò per mettere in salvo i suoi commilitoni, perdendo però una gamba. Quel giorno, in seguito al suo gesto eroico, fu definitivamente messa la parola fine ai suoi sogni di soldatessa. Dopo il diploma in ragioneria, la giovanissima Monica, poco invogliata ad applicarsi negli studi, decise comunque di intraprendere la strada Universitaria, ma il destino decise di metterla di fronte ad un bivio facendo giungere in contemporanea la chiamata dell’Esercito. Senza alcun ripensamento, la Contraffatto decise di intraprendere la sua nuova vita, prima con l’impegno tra le strade italiane, poi con la chiamata in Afghanistan nel 2009 in quella che fu la sua prima missione, rimasta impressa nei suoi ricordi più belli. La seconda missione afgana però, avvenne in un clima del tutto differente, più tetro e pericoloso e proprio in questo contesto si consumarono diversi attacchi di mortaio le cui schegge le tagliarono l’arteria femorale che la costrinse all’amputazione della gamba destra, poco sopra il ginocchio, oltre all’asportazione di parte dell’intestino e alla ricostruzione di una mano.
MONICA CONTRAFATTO: DA DONNA SOLDATO A CAMPIONESSA PARsonALIMPICA
Monica Contrafatto, dopo il forte attacco subito non comprese subito la gravità delle sue ferite. Come spesso accaduto a molti militari in circostanze simili, è la depressione a prendere il sopravvento. Ma ciò non accadde per la forte soldatessa siciliana che nella rabbia ha trovato l’arma per reagire dimostrando a tutti, a partire dalla sua famiglia, che anche se perdi un arto sei vivo. Il suo handicap, dunque, non l’ha fermata e se l’assenza di una gamba ha rappresentato l’addio alle missioni ed al lavoro di soldato che tanto amava, dall’altra la voglia di rimettersi in gioco è stata fortissima. Sono così giunte le Paralimpiadi viste inizialmente in Tv e che per Monica rappresentarono lo stimolo per darsi una seconda possibilità. Grazie al contatto con Martina Caironi, divenuta poi col tempo avversaria in pista, Monica è approdata alle paralimpiadi di Rio 2016 dove è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo nei 100 metri. Oggi Monica Contrafatto ha collezionato diversi riconoscimenti. Non solo un bronzo paralimpico, ma anche un argento europeo ed uno mondiale, con onorificenze quali Ufficiale Ordine al merito della Repubblica italiana, Medaglia d’oro al valore dell’esercito, Croce d’onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero e Medaglia d’oro al valor civile della Regione Siciliana.