Emma Marrone intervistata da Elisabetta Esposito per Fuorigioco, inserto de La Gazzetta dello Sport, si è raccontata a 360°. La giornalista la incontra al centro TechnoGym di Milano, dove si sta allenando duramente prima della partenza del suo “Essere Qui Tour”, al via il 15 febbraio da Bari. Parte con il riscaldamento al vogatore. “Non ho sempre lavorato così tanto, lo faccio solo da qualche anno. Comincio a sentire anch’io il peso dell’età, fidatevi…”, poi continua “Compirò 35 anni a maggio e la vita degli artisti è come quella dei cani, ogni anno vale sette, è un lavoro abbastanza usurante”. Emma esercita la muscolatura perché non sa cantare da ferma e quando sale sul palco, lo usa per intero. Poi l’esercizio della Brown prosegue con il tapis roulant: “Questo lo conosco, lo chiamo il carrello delle vecchie! Allenarmi significa anche scaricare la negatività, buttare via tossine e rabbia, liberare la testa per arrivare al tour equilibrata e pulita”. La sala pesi, la mette sotto forzo ed i tanti specchi, la “costringono” a guardarsi: “Non lo faccio mai, preferisco vedere come gli altri mi guardano, è molto più intrigante e interessante. Io so chi sono, non ho bisogno di uno specchio per ricordarmelo. L’unico momento in cui mi osservo con attenzione è quando la sera mi strucco: mi piace quello che vedo, vado a letto da donna soddisfatta, molto più serena e in pace con sé stessa”.



Emma Marrone, dal tumore al desiderio di un figlio

Emma Marrone quindi, racconta di non avere alcun rapporto con lo specchio non per paura o mancanza di accettazione: “Non sono mai stata una fissata dell’addome scolpito o del centimetro in più o in meno. Io so che fisicamente potrei stare molto meglio di così, potrei essere molto più definita, ma non me ne frega niente!”. Poi la cantautrice salentina afferma di amare la buona cucina: “Non voglio fare troppi sacrifici, non mi interessa fare la foto per Instagram con la pancia piatta, preferisco postarne una con un bicchiere di vino rosso, è molto più vera, è molto più mia (…) La bellezza è una questione di consapevolezza”. Il corpo per Emma è soprattutto salute. Nel 2009 la scoperta del tumore: “È più facile che mi troviate in un centro medico che in una spa. Curarsi esteticamente non significa curarsi realmente e i check up sono fondamentali, quello che è bello fuori deve essere super sano dentro. Non aspettate di avere necessariamente un problema per pensare alla vostra salute”. Emma ha scoperto il tumore a 24 anni, facendo un banalissimo controllo. Adesso sono passati dieci anni dal primo intervento e sei dal secondo. “La seconda operazione l’ho voluta addirittura fare da sveglia con l’epidurale (la cosa più dolorosa che mi sia mai capitata, più del taglio sulla pancia), volevo capire tutto in tempo reale: così ho saputo che mi stavano esportando un ovaio con la tuba. Ora sono una splendida ragazza mono ovarica”, racconta. E sul futuro da mamma precisa: “Ho scelto di fare il congelamento del tessuto ovarico, perché non si sa mai. In questo modo un domani, se ci dovessero essere dei problemi, avrò un’ulteriore opportunità”.

Leggi anche

Emma, chi è la cantante/ Film preferito e cosa pensava sui banchi di scuolaRosario Marrone, chi era e com'è morto il padre di Emma Marrone/ "Le notti in cui piangevi accanto a me..."