Giovanni Allevi ha grandi progetti per il nuovo anno. Il pianista dopo due anni di live è pronto a prendersi un periodo di pausa come ha raccontato in esclusiva al Corriere.it: “Sento il desiderio di rintanarmi, come un gatto sotto la credenza, per entrare in incubazione e attendere il momento in cui nuove idee prenderanno forma. Vorrei anche studiare cinese o immergermi nella Fisica Quantistica. Ma con calma, concentrazione e silenzio”. Un ritiro voluto quello di Allevi che si prepara a concludere l’Equilibrium Christmas Tour con due tappe a Torino e Bologna. Non solo, il compositore italiano anche quest’anno sarà impegnato nel giorno della Befana a Torino in Via Madama Cristina. “In questi ultimi due anni, dopo il concerto al Colosseo, è venuta a salutarmi nientemeno che la Befana in persona. Voleva manifestare tutta la sua soddisfazione” ha detto scherzando Allevi a Corriere.it.



Allevi: concerto per la Befana

Per il terzo anno consecutivo, Giovanni Allevi trascorrerà la giornata dell’Epifania in compagnia dei suoi fan. Il pianista, infatti, sarà in concerto a Torino per un concerto che si avvia verso il tutto esaurito. Poi l’artista ha speso grandi parole di stima ed affetto per la città di Torino: “Torino è una città estremamente viva, in continuo fermento culturale. Alle spalle ha una splendida tradizione, ma è aperta al presente. Soprattutto, è vicina ai più deboli e alle persone in difficoltà. Questo la rende umana e dal palco si percepisce chiaramente”. Domenica 6 gennaio 2019 porterà in scena il suo “Equilibrium Christmas Tour”, un concerto speciale in cui presenterà anche delle celebri melodie natalizie con la complicità dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Diverse le sorprese previste come ha anticipato al Corriere.it: “Accoglierò sul palco dei giovani ospiti, musicisti di eccezionale talento. Eseguiremo assieme la mia musica ed è assai probabile che mi lancerò anche in una follia artistica, a seconda del mio grado di incoscienza del momento”.



Giovanni Allevi e il rapporto con l’Orchestra sinfonica italiana

Il pianista ha poi raccontato il rapporto speciale che da diversi anni l’ha spinto a collaborare con l’Orchestra Sinfonica Italiana con cui si esibisce da circa 10 anni: “È un’orchestra diretta da un pazzo che indossa jeans e Converse, che chiama tutti per nome, che mangia la pizza in autogrill insieme ai professori, ma che quando si trova sul podio del direttore pretende il massimo in espressività e ricerca del suono. Ed è un’orchestra di nuova concezione, votata al presente e alla prima esecuzione di opere nuove: ogni prova si trasforma in un entusiasmante laboratorio creativo”. A pochi mesi dal 50esimo compleanno, Allevi ricorda quel ragazzino timido che tantissimi anni fa, proprio a Torino, si era presentato al concorso musicale dell’Oratorio di San Filippo Neri; un ragazzino che ha rivoluzionato la musica classica creando divisione e aprendo ancora una volta il conflitto esistente tra tradizione e innovazione. A quel ragazzino però consiglia: “di affrontare tutto, sapendo che è giusto così, senza mai smettere di sognare”.

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