L’altro giorno sono andato con i miei figli a vedere Ralph Spacca Internet e ho trovato tantissime similitudini con il rapporto genitori-figli. Intanto nel film il protagonista Ralph chiama la sua amica e co-protagonista Vannelope “ragazzina”. Una bambina che in realtà sta diventando grande e mi ha ricordato quando noi genitori non ci accorgiamo che le nostre creaturine stanno crescendo.
Bellissimo il passaggio iniziale dove Vannelope è stufa della monotonia del proprio gioco. Si lamenta di conoscere tutte le piste e tutti i passaggi segreti e di non sentire più il brivido della novità. Come tutti gli adolescenti, ha quel sano impeto che la spinge a voler fare cose grandi, a voler scoprire il mondo, mentre l’adulto tenta soffocare questo desiderio. Ralph infatti la invita quasi ad accontentarsi, contento e ormai rassegnato alla propria monotonia a tal punto che, spinto dall’amore che solo un vero amico o un genitore potrebbe avere, si intrufola nel videogioco dell’amica per crearle un nuovo passaggio segreto e convincerla così a lasciare le cose nell’equilibrio in cui si trovano. Quante volte noi genitori ci intrufoliamo nella vita dei nostri figli per tentare di risolvergliela, combinando in realtà solo dei casini, cosa che succede immancabilmente anche al povero Ralph?
Ma l’impeto di Vannelope è troppo forte così la ragazzina supera la paura del cambiamento. Non come noi adulti, che siamo annoiati dalla monotonia del nostro percorso casa lavoro, dai colleghi e dalla noia della nostra vita, ma abbiamo troppa paura di cambiare e lasciamo le cose così come sono. A quel punto Ralph capisce che se non affronterà il viaggio nel fantastico mondo di internet perderà l’amica, e solo questa paura lo spinge ad affrontare il viaggio.
Dopo una serie divertentissima di riferimenti all’attualità e al mondo di internet, oltre a qualche inserimento di personaggi famosi, c’è un altro passaggio secondo me bellissimo, ovvero la gelosia di Ralph che vuole l’amica tutta per se ed è geloso dell’amicizia fra Vannelope e un personaggio di internet. Questo desiderio di possesso è talmente forte che trasforma per un attimo Ralph in un cattivo, il quale rischia, involontariamente, di fare del male a Vannelope. Questa cosa capita spesso anche a noi genitori, perché il male è dentro ognuno di noi. Quante volte mi sono chiesto come mai le persone a cui vogliamo più bene sono quelle a cui facciamo più male. In questo bellissimo passaggio del film viene spiegato molto bene!
Infine, c’è un ultimo passaggio secondo me geniale sulla vulnerabilità, ovvero su come il male si infila nei nostri punti deboli e li amplifica ritorcendoceli contro, come nella scena in cui un personaggio che impersonifica il male si infila dentro alla vulnerabilità di Ralph scatenando delle conseguenze incredibili. Ma alla fine c’è sempre qualcuno, un amico in questo caso, che ci salva e ci fa capire che stiamo facendo del male a una persona che amiamo, in modo da permetterci di ricominciare.
Questo passaggio è geniale perché rappresenta un comportamento classico dei genitori che fanno fatica a gestire questo distacco dal figlio. Abbiamo paura a lasciarli andare, li vorremmo sempre con noi per paura che possano soffrire e forse anche per il paradossale timore che i figli possano esser felici anche senza di noi.