Elena Sofia Ricci vittima di un pedofilo. Questa è la sconvolgente rivelazione dell’attrice che si prepara a tornare al timone di Che Dio ci aiuti 5 ma prima ha voluto alzare il velo su un anno che le ha riservato tanto dolore ma anche un’occasione per liberarsi di un enorme peso. In questi mesi l’attrice ha dovuto dire addio alla madre, agli amici Fabrizio Frizzi ed Ennio Fantastichini ma proprio la morte della sua cara madre le ha permesso di rivelare al mondo intero di aver subito violenza da parte di un amico di famiglia quando aveva solo 12 anni. Un pedofilo finito in manette ma questo non ha migliorato e ha cancellato il suo trauma ma lei stessa a Leggo.it ha rivelato il perché del suo silenzio in questi 40 anni: “È una cosa che mi ero sempre ripromessa di raccontare dopo la morte di mia madre, per non darle un dolore in vita. È importante che si sappia perché siamo in tante ad aver subito abusi“. Le rivelazioni le permetteranno adesso di sentirsi un po’ più leggera? (Hedda Hopper)



UN AIUTO PER ALTRE VITTIME

Nonostante il racconto di Elena Sofia Ricci sugli abusi subiti si riferisca ormai a 40 anni fa, l’attrice ha voluto sottolineare come certe ferite non riescano a rimarginarsi, nemmeno a distanza di decenni. “Purtroppo i casi come il mio sono molti e non tutte riescono a uscirne. Io stessa non ne sono ancora fuori del tutto: è come avere un imprinting, che non ti scegli ma ti ritrovi addosso,” ha raccontato l’attrice, sottolineando come gli abusi subiti rischino di diventare un fardello in grado di minare l’autostima di ragazze già fragili, che non si riescono a sottrarre al loro carnefice. Un’esperienza che, dopo la morte della madre, Elena Sofia Ricci ha voluto rendere pubblica proprio per dare forza e sostegno ad altre persone che possono aver vissuto lo stesso incubo, considerando che il suo stesso aguzzino è stato arrestato proprio per gli abusi ai danni di altre ragazze. (agg. di Fabio Belli)



“IL MIO MOSTRO E’ STATO ARRESTATO”

Tra qualche giorno Elena Sofia Ricci tornerà sul piccolo schermo a vestire i panni di Suor Angela in Che Dio ci aiuti 5; la si vedrà, in questo nuovo capito, affrontare una crisi di fede. “Durante la quarta serie mi è venuta un’idea folgorante: e se suor Angela mostrasse il suo lato più fragile e umano? – racconta l’attrice a Libero Quotidiano – All’inizio temevo che la crisi di Suor Angela potesse risultare poco gradita ai consacrati invece, quando ho chiamato la mia amica Suor Benedetta il suo commento è stato: “Ecco, così sì che il personaggio diventerebbe proprio vero!”. In occasione del ritorno della fiction, l’attrice ha voluto rivelare un passaggio della sua vita molto dura che ha deciso di raccontare proprio ora in seguito alla scomparsa della madre: “A 12 anni sono stata abusata. Nel mio caso si tratta di pedofilia, ma un abuso resta un abuso e nessun uomo ha il diritto di esercitare il proprio potere per violentare una donna, adulta o minorenne”. (Agg. Camilla Catalano)



“UNA RAGAZZA FRAGILE PENSA DI NON MERITARSI NULLA”

Elena Sofia Ricci racconta di essere stata abusata all’età di 12 anni, riaprendo in lei una dolorosa ferita mai rimarginata nonostante gli anni. Il suo è un racconto sofferto e straziante tra le pagine di Libero Quotidiano, in edicola oggi. Parlando anche della carriera, racconta anche di Loro, il film di Sorrentino che ha dato voce ad una immagine femminile molto differente da quella sponsorizzata dal #MeToo. E, allora domanda: “Lei dove si schiera?”, l’attrice esordisce, ricordando che si tratta oltre che di un argomento delicato, anche estremamente complesso. Nel suo caso si trattava di pedofilia ma, tornando al #MeToo: “Quando una bambina che diventa ragazza è fragile può arrivare a pensare di non meritarsi nulla e che deve vendersi. Non è sempre facile dire di no”. Sorrentino invece mostra: “un esercito di donne con il pelo sullo stomaco, pronte a vendersi”. Successivamente, l’argomento vira alla politica, tra Berlusconi, Salvini e Di Maio: “Il sistema democratico è entrato in crisi quindi dovremmo interrogarci su cosa possiamo fare meglio. È sbagliato dare la colpa solo a chi ci governa”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

I DOLORI DI ELENA SOFIA RICCI

Elena Sofia Ricci si è appena lasciata alle spalle un anno ricco di emozioni forti. Alcune molto positive, come il grande successo professionale, altre estremamente dolorose, legale alla morte della madre ed a quella dell’amico e collega Ennio Fantastichini. Per lei, ora sta per aprirsi un nuovo anno impegnativo e così sarà per almeno i prossimi tre. Alla vigilia del suo ritorno in tv nei panni dell’esuberante Suor Angela, nella fiction di successo di Raiuno, Che Dio ci aiuti 5 e in partenza dal prossimo 10 gennaio, Elena Sofia Ricci si è raccontata in una lunga intervista per il quotidiano Libero. Nella serie da ben cinque stagioni l’attrice indossa i panni di un personaggio in parte controverso e dal quale forse avrebbe voluto distaccarsi. Quello della suora potrebbe rappresentare un ruolo poco intrigante ma in realtà, spiega l’interprete, “trovo che Suor Angela sia un personaggio particolarmente progressista e controcorrente, in quanto fervente cristiana. La figura di Cristo e il suo messaggio sono infatti rivoluzionari, oggi come allora”, ha aggiunto. E quindi a spingerla inizialmente a lasciare era stata la paura di annoiarsi per via della mancanza di un vero e proprio arco evolutivo del suo personaggio. Dalla quarta serie però, in Elena Sofia Ricci è sorta una domanda: “E se Suor Angela mostrasse il suo lato più fragile e umano?”, da qui la svolta, forse azzardata, ma che è riuscita a rendere ancora più “vero” il personaggio.

ELENA SOFIA RICCI CHOC: “SONO STATA ABUSATA A 12 ANNI”

Anche ad Elena Sofia Ricci è stato chiesto, come a molte sue colleghe, un commento sul movimento del #Metoo. Per lei rappresenta un argomento particolarmente delicato e complesso ma oggi, dopo la morte di sua madre, l’attrice si sente libera di fare spazio ad una rivelazione choc: “A 12 anni sono stata abusata. Non l’ho mai dichiarato prima perchè purtroppo è stata mia madre a consegnarmi inconsapevolmente nelle mani del mio carnefice, mandandomi in vacanza con un amico di famiglia”. E così Elena Sofia Ricci ha parlato per la prima volta di un caso di pedofilia che la vide da bambina protagonista. “Nessun uomo ha il diritto di esercitare il proprio potere per violentare una donna, adulta o minorenne”, ha proseguito ricollegandosi alla domanda iniziale. Lei non fu l’unica vittima: il suo aggressore fu arrestato ma in altri denunciarono. Poi ha ammesso di non esserne ancora fuori del tutto. Tornando invece agli ultimi mesi difficili, quelli legati alla perdita della madre, l’attrice ha ammesso di aver contato molto sulla fede, aiutandola ad affrontare la malattia ed il lutto. “Non vuol dire però che sono arrivata preparata alla sua scomparsa, nessuno può esserlo”, ha chiosato.