Mercoledì di ordinaria follia a Otto e mezzo dove è andato in scena un altro scontro furibondo e questa volta i duellanti erano Massimo Cacciari e Giulia Bongiorno. Il pomo della discordia è la nave di migranti che nessuno sembra pronta ad accogliere mentre Matteo Salvini continua a tenere chiusi i porti rifiutandosi categoricamente di intervenire. L’avvocato sa bene che il punto focale non è Salvini e lei stessa liquida il suo interlocutore al grido di “cosa vuole che mi importi di Salvini. Ci stiamo mangiando l’Europa”. Rimane il fatto che i toni sono stati molto accesi e che Cacciari non ha fatto un passo indietro riguardo al suo pensiero sul decreto sicurezza firmato dal neo ministro dell’Interno ma la Bongiorno ha rilanciato: “Io credo che un’istituzione non possa sospendere l’applicazione di una legge, si viola la legge, se c’è va rispettata. Chi è sindaco applica le leggi e basta, anche le peggiori. Io reputo il decreto come di rigore, che fa chiarezza. Ma anche se fosse il peggiore del mondo andrebbe applicato”.



IL VIDEO DELLO SCONTRO A OTTO E MEZZO

Proprio su queste parole il filosofo ci ha tenuto fortemente a ribattere accendendo i toni e alzando la voce dicendosi contrario a queste parole soprattutto alla luce del fatto che le amministrazioni locali non hanno compiti legislativi e che le leggi non vanno applicate sempre e comunque e hanno ragione i “sindaci obiettori”: “È la base di un’interpretazione che ha portato alle massime sciagure. E’ la stessa legge che mi impedisce di soccorrere il naufrago il mare, una legge che non ha più nulla a che fare con la giustizia. Non c’è soltanto la legge, c’è anche la giustizia, che è un principio fondamentale della cultura europea, ve lo state dimenticando ed è una vergogna. Ci sono 50 persone che navigano in mare, è uno scandalo per l’Europa. Possiamo perdere le elezioni, ma non possiamo perdere l’anima, vergogniamoci”. Dall’alto del suo ruolo, Giulia Bongiorno non transige sul fatto che la legge va applicata anche se non piace ed è proprio questo che in un Paese civile evita il “caos e la violenza”.  Ecco il video del momento:



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