Il trio di tenori de Il Volo, prima di Sanremo 2019 ha voluto raccontare nuovi dettagli sull’incontro avuto con Papa Francesco. Tra le pagine del settimanale Gente, in edicola con il nuovo numero, si trova un articolo approfondimento con una lunga intervista ai tre cantanti. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, prima di calcare il palcoscenico del Teatro Ariston, hanno ripercorso i momenti più emozionanti dell’anno appena trascorso. Tra questi, non poteva assolutamente mancare l’incontro con Sua Santità. “È stata un’emozione a 360 gradi” ha confessato Piero. “Nella sacrestia santissima papale, in cui si cambia e fa la preghiera, un posto iper-blindato, eravamo noi gli uniti ad attenderlo là dentro”. Tra gli attimi di commozione, si è aggiunto anche lo stupore. Ed infatti, come raccontato da Gianluca, il Pontefice li conosceva perfettamente, si ricordava di loro e li aveva seguiti anche in televisione. “La cosa incredibile è che Francesco, che vede milioni di persone, ci conosceva. Si ricordava di noi. Ci ha confessato di averci seguito quando siamo stati da Bruno Vespa” ha spiegato Ginoble.
Il Volo, retroscena inediti sull’incontro con Papa Francesco
Gianluca Ginoble tra le pagine di Gente, ha svelato perfino un dettaglio inedito dell’incontro con Papa Francesco: “Eravamo già stati accolti in udienza dal Papa, nel 2017. Peccato che questa volta la mia valigia sia stata persa nel viaggio. Mi sono precipitato a comprare i vestiti ma non c’era tempo. Non ho trovato le scarpe e quindi mi sono presentato con il vestito elegante e gli sneakers”. Anche Ignazio ha raccontato cosa ha provato dopo l’incontro con il Santo Padre, confidato di avere riportato alla luce delle sensazioni assopite. “Ci tengo a dire una cosa. Io non partecipo alla Messa, certe brutte vicende che hanno investito la Chiesa mi hanno un po’ allontanato” ha svelato. “Ma sentire il discorso del Papa e percepire l’energia di tutti i ragazzi che erano presenti, pregavano e piangevano, mi ha toccato. Mi ha risvegliato sensazioni che provo verso Dio e che erano sepolte”.