Anna Foglietta, reduce dall’avventura a Sanremo come conduttrice del Dopofestival insieme a Rocco Papaleo e Melissa Greta Marchetto dove è stata anche protagonista di una gaffe che ha fatto molto discutere, ai microfoni di Circo Massimo, racconta le emozioni vissute durante la settimana del Festival. Da 69 anni, il Festival di Sanremo è l’evento televisivo dell’anno che incolla milioni di telespettatori davanti ai teleschermi. Un fascino che esercitava anche su Anna Foglietta che, però, dopo averlo vissuto, ammette di guardare la kermesse musicale con occhi diversi. “È stato un frullatore incredibile, ma non direi che è un’esperienza indimenticabile. Certo, è un concentrato di vita e ci sono emozioni fortissime, ma visto dal di dentro perde il fascino che vedete dal di fuori. È tutta una tensione, un corri corri, è tutto rapido, molto compresso, non c’è il tempo di costruire un pensiero artisticamente più alto. Ma mi sono sentita libera, nessuno mi ha detto ‘questo sì e questo no’. Se lo rifarei? Sì, ma puntando un po’ di più i piedi sui testi e sugli autori“, ha spiegato l’attrice ai microfoni della trasmissione in onda su Radio Capital.
LA PERFORMANCE DI CLAUDIO BISIO E BAGLIONI
Oltre a commentare quella che è stata la sua avventura, Anna Foglietta ha anche parlato della performance dei conduttori del Festival di Sanremo 2019 ovvero Claudio Bisio e Claudio Baglioni. L’attrice li promuove entrambi? “A me Baglioni piace sempre, non riesco a criticarlo. Bisio, invece, secondo me non è riuscito a esprimersi per quello che è e per come voleva: è un grandissimo mattatore ma è partito con il piede sbagliato e non è riuscito a sbloccarsi“, dice l’attrice che, invece, promuove a pieni voti Virginia Raffaele anche se “non mi sono piaciuti gli sketch, alcuni erano imbarazzanti“. Il Festival di Sanremo 2019, inoltre, ha avuto le sue polemiche, in primis quelli sul vincitore Mahmood. A tal proposito, Anna Foglietta è convinta che la sua vittoria sia il fallimento delle idee politiche di Matteo Salvini: “è l’emblema del fallimento del pensiero salviniano”, conclude l’attrice.