Nel corso dell’intervista concesso quest’oggi a Storie Italiane (qui il video completo della sua ospitata), Leda Bertè è ovviamente tornata non solo sul rapporto con la compianta sorella Mimì, protagonista in questi giorni di un biopic di successo proprio sulle reti Rai, ma anche con Loredana con cui non ha più rapporti da alcuni anni pur non negando che sarebbe disposta a riallacciarli e che alla base del loro allontanamento non vi sia stata alcuna lite. “A differenza delle mie sorelle, io non ho mai avuto pruriti artistici: è un ambiente dove trovi di tutto e di più e non mi piace” ha raccontato Leda, pur spiegando che non ha in odio un aspetto in particolare del mondo dello spettacolo. “Io però ho scelto un’altra cosa” precisa la sorella di Loredana prima di commentare il quarto posto al recente Festival di Sanremo che ha scatenato la dura reazione del pubblico in sala al Teatro Ariston con tanto di fischi. “Mi è molto spiaciuto, Loredana meritava di vincere o almeno di arrivare terza: sarebbe stato un riconoscimento alla sua arte e un riscatto per Mimì” rivela la sorella che comunque dimostra di non nutrire affatto rancore verso di lei ed è pronta a riabbracciarla. (agg. di R. G. Flore)
“MIA MARTINI MESSA ALLA GOGNA”
Leda Bertè a Storie Italiane si è poi soffermata sulla sofferenza di Mia Martini per le dicerie circolate nel mondo dello spettacolo: «Mimì è stata messa alla gogna e ha sofferto tantissimo per la cattiveria della gente: si era creata questa diceria, diventata corale per chi non aveva capito con chi aveva a che fare. La sensibilità di questa donna è stata distrutta. Io ho sempre cercato di farle capire che la vita continuava e che sarebbe tornata alla grande, ma le hanno fatto tanto male: lei era molto fragile». Prosegue la sorella di Mimì: «Le abbiamo vissute queste cattiverie, anche da gente insospettabile: io queste persone non le perdonerò mai, hanno creato un dolore profondo a questa donna. Per lei la cosa che contava di più era la musica, la sua scelta di vita è stata quella e non riusciva a capacitarsi di essere messa alla gogna per una tale diceria». Una battuta sul padre Giuseppe Bertè: «L’infanzia non è stata difficile: è stata vissuta abbastanza bene, fino ai 10-12 anni, fin quando è vissuta mia nonna. In Calabria ci andavamo quando finivano le scuole, Mimì era innamorata dello scoglio di Bagnara sul mare. Da quando è morta mia nonna abbiamo vissuto un’altra vita. E’ stato un padre che a volte ho perdonato: è vissuto in un collegio di gesuiti da quando era piccolo, è cresciuto senza una figura materna e senza una carezza da una donna. Non scuso il suo comportamento, è stato violento con tutti: ho preso più botte io che le altre da ragazzina». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LEDA BERTE’ A STORIE ITALIANE
Leda Bertè a tutto tondo sulle sorelle ai microfoni di Storie Italiane: dall’avventura al Festival di Sanremo 2019 di Loredana alla figura di Mia Martini, omaggiata con il film “Io sono Mia”. «Io sono quella normale della famiglia, non ho mai avuto prodigi artistici e ho cercato di mantenere lontano questo ambiente da casa mia: puoi trovarci di tutto e di più, non mi è mai piaciuto in modo particolare. Non è per questo che non parlo con Loredana, lei ha il mio numero e quando vuole mi chiama», l’esordio di Leda, che ha poi parlato della distanza con Loredana: «Non ci sentiamo da un po’ di tempo, da anni, ma non è questa la cosa importante: noi siamo sorelle un po’ strane, abbiamo scelto strade diverse e io lascio la libertà di decidere. Non è successo nulla di particolare, ma io ho scelto di andare per conto mio e lei per conto suo. Essendo la sorella più grande, ho aiutato chi aveva bisogno di aiuto, come successo con Mimì: c’è stato un momento in cui non aveva i soldi neanche per sopravvivere. E’ stata otto mesi a casa mia prima di ricominciare».
“LOREDANA AVREBBE VOLUTO VINCERE PER RISCATTARE MIMI'”
Continua Leda Bertè, parlando della voglia di vincere di Loredana al Festival e del suo scopo: «Ci sentiamo o meno, lei sa che io ci sono: questa è la cosa più importante nel contesto della parentela. Le voglio tantissimo bene, ha sofferto molto e avrei qualcosa da rimproverarle: è un discorso tra me e lei che rimane a quattr’occhi. Per Sanremo mi è dispiaciuto tantissimo, doveva vincere o almeno arrivare terza: sarebbe stato un riconoscimento alla sua arte e un riscatto anche per Mimì, è questo che lei avrebbe voluto». Ribadisce Leda: «Un riscatto che avrebbe voluto per la sorella, ma va bene così: tanto la sua carriera continuerà alla grande, si vedrà chi venderà più dischi. Le auguro tanto successo e lo avrà: si riscatterà con la vendita dei dischi».