Eleonora Giorgi è stata sottoposta a un lifting e ha voluto raccontare la sua esperienza e cosa si muoveva dietro a tutto questo. L’attrice di 65 anni aveva annunciato questa decisione appena terminata l’avventura al Grande Fratello Vip, spiegando che il chirurgo avrebbe semplicemente ricollocato nelle sedi preposte i muscoli del viso. Un intervento che ha definito di benessere psicologico tanto che ha specificato: “Le Asl dovrebbero passarlo a chi soffre di depressione”. Nonostante questa chiara apertura alla chirurgia plastica Eleonora si è schierata decisamente contro chi ne fa un uso massivo, sottolineando che è sempre e comunque sbagliato esagerare. Prima di questa svolta arrivata a 65 anni la splendida attrice, che aveva fatto innamorare tutti negli anni ottanta, non aveva mai fatto ricorso alla chirurgia estetica. Una decisione dettata anche probabilmente dalla volontà di cambiamento dopo un periodo di alti e bassi che ha vissuto sia a livello professionale che personale. Vedere una nuova Eleonora sorridente fa sicuramente piacere a tutti.
Eleonora Giorgi e il lifting: “Non mi riconoscevo più”
Dopo il lifting Eleonora Giorgi ha voluto anche raccontare anche quello che aveva provato prima. In un’intervista a Chi ha voluto svelare: “Non mi riconoscevo più. Sono una donna vitale e l’immagine non era più corrispondente a quello che sentivo dentro. Avevo un disperato bisogno di somigliarmi sempre il più possibile”. Certo però non ha nascosto la paura la prima volta che si è vista dopo l’intervento chirurgico: “Mi è preso veramente un colpo! Ero così gonfia che speravo quasi di tornare come ero prima. Poi passati i primi giorni però non avevo più dubbi. Avevo fatto la scelta giusta. In un attimo mi sono rivista nuovamente bella“. Nonostante questo non sono mancate le polemiche sul web con numerose persone che hanno deciso anche di attaccare la splendida attrice per quella che viene considerata una promozione della chirurgia estetica. L’attrice invece ha semplicemente voluto esprimere una sua necessità, senza voler promuovere l’idea di una vita in cui ognuno di noi avrebbe bisogno di chirurgia estetica per stare meglio con sé stesso.