Will vive a New York. La sua vita felice e tranquilla viene spezzata dalla perdita di Abby, l’amore che ha sempre sognato. Ce la racconta, giorno dopo giorno, attraverso le domande della sua psicoanalista che lo accompagna, nel tentativo di salvargli l’esistenza. Nel frattempo nelle campagne spagnole, un altro amore si consuma, strattonato tra l’amore, l’interesse e la gelosia. È quello di Javier e Isabel, cresciuto nel podere del Signor Saccione, sbocciato nel frutto del figlio Rodrigo. Storie d’amore e dolore che troveranno compimento in un nuovo e promettente inizio.



La vita in un attimo. Un attimo in cui tutto cambia. Puoi sorridere come non hai fatto mai e poco dopo desiderare di farla finita. L’amore profondo e immaturo muove la storia dei personaggi che distribuiscono desideri, sogni, speranze, tragedie a spettatori inermi di fronte al ricatto emotivo che rende lucidi gli occhi. Sembra quasi, nel disegno divino o naturale che il film propone, che l’amore sia disponibile in una data e ristretta quantità e che non possa accompagnare le persone, secondo una propria indipendenza e autonomia. Se dà a qualcuno, a qualcuno deve togliere. E, in questo racconto intrecciato, dobbiamo soffrire insieme a cinque complicate esistenze prima di trovare conforto nell’amore pieno e felice dei fortunati eredi del più grande sogno universale.



Dan Fogelman, creatore della serie “This is us”, costruisce un film commuovente e profondamente umano, annacquando il pathos melodrammatico attraverso un racconto brillante, alternato e vivace.  Dei mezzi sorrisi accompagnano le tragedie che il destino sembra riservare copiosamente ai protagonisti, immersi nel male d’amore.

La storia sono tre storie, unite dal destino e da un legame familiare che si compone pezzo dopo pezzo. Tra New York e la campagna spagnola prosperano amori infelici e azzoppati, profondi e sacrificali, dolorosi e meravigliosi, puniti senza motivo dal destino beffardo. Ma tutto trova un senso, se proprio lo si vuole trovare, in un finale positivo e rassicurante che tuttavia non può cancellare la crudeltà del male cieco e rovinoso.



A volte se ne esce, sacrificando la propria fortuna. A volte se ne esce, sacrificando la propria vita. A volta non se ne esce. E la vita cambia. In un attimo, senza che ci si possa difendere. Un film ben fatto (nel suo genere), uscito a San Valentino. Un film che ingrasserà gli abbracci di chi l’amore ce l’ha e gonfierà gli occhi di chi l’amore non ce l’ha.