Fausto Leali è uno dei coach più amati della seconda edizione di “Ora o mai più 2“, il programma musicale condotto da Amadeus il sabato sera su Rai1. Per la voce black della musica italiana si tratta di un ritorno, visto che lo scorso anno ha già ricoperto il ruolo di coach nella precedente prima e fortunatissima edizione che ha visto trionfare Lisa. “Lo scorso anno mi sono divertito molto, la trasmissione è diventata sempre più interessante, di puntata in puntata. Al tempo stesso essere giudice è difficile e imbarazzante, in quanto di fronte hai i tuoi colleghi” ha raccontato Leali a RadioCorriereTv. Quest’anno il cantante deve prendersi cura di Davide De Marinis con cui ha dimostrato sin dalla prima puntata di essere in perfetta sintonia: “Mi ascolta, non ci mettiamo tanto a metterci d’accordo, forse non faremo notizia perché non litighiamo. Che colpa abbiamo se ci troviamo bene? Conosco Davide da quanto aveva sette anni, c’è anche questo elemento di tenerezza. Mi piacerebbe potere scegliere brani che vadano al di là del mio repertorio, canzoni più adatte a lui, più consone alla sua voce”.



Fausto Leali: “A Davide De Marinis ho detto di non muoversi molto sul palco”

Intervistato da RadioCorriereTv, Fausto Leali ha raccontato i consigli dati a Davide De Marinis suo allievo durante la seconda edizione di “Ora o mai più 2”. “Insieme abbiamo cantato brani intensi, lenti, come “Io amo” e “Mi manchi”, così gli ho detto di non muoversi molto sul palco. Alle prove si muoveva un po’ troppo, anche perché lui è un autore di canzoni allegre, ironiche” ha detto il cantante di “Mi manchi” che sulle performance dei cantanti ci tiene a precisare valuta tutto l’insieme e non la presenza o meno di una nota calante. “Se mi fa provare un brivido o se magari è esagerata” dice Leali che ha un’idea molto chiara anche sulla musica italiana di oggi: “C’è un po’ di confusione, ci sono grandi artisti, come Ramazzotti, la Pausini, Giorgia, Elisa, ci siamo tutti quanti noi, ma ci sono anche tutti i rapper, e quella per me non è musica, al conservatorio queste cose non le insegnano”. Il cantante, grande fan dei Beatles, preferisce di gran lunga ascoltare della buona musica classica oppure i concerti di grandi orchestre dirette da maestri come Herbert Von Karajan.



Fausto Leali: “mi fa piacere ricevere l’apprezzamento delle persone”

Dagli anni ’60 ad oggi il successo di Fausto Leali è inarrestabile. Sicuramente a giocare a suoi favore è stata la sua immensa cultura musicale che gli ha permesso di spaziare dal jazz fino alla canzone napoletana. “Quando canto “Malafemmena” – dice il cantante – “la faccio a modo mio, diversa dalle versioni della tradizione napoletana. E poi lavoro molto sugli arrangiamenti che mi aiutano a dare modernità”. Tra i momenti più belli della sua carriera Fausto ne ricorda uno in modo particolare come ha raccontato a RadioCorriereTv: “Il primo successo, “A chi”, avevo 23 anni. Nell’arco di un anno mi trovai con tre dischi in classifica, sono molto legato a quel momento. Quindi il ritorno a Sanremo nel 1987 con “Io Amo”, nel 1988 con “Mi manchi”, nel 1989 con “Ti lascerò” insieme ad Anna Oxa. Tra le altre grandi soddisfazioni c’è anche il disco “Non solo Leali”, registrato con colleghi illustri, da Mina a De Gregori, da Baglioni a Ruggeri, Arbore, Britti, Tozzi e molti altri”. Nonostante il successo, Fausto è rimasta una persona semplice e con i piedi per terra: “mi fa piacere ricevere l’apprezzamento delle persone. Una volta ti chiedevano l’autografo, ora i selfie, e io sono sempre pronto”.