E’ morto Alessandro Mendini. L’architetto e designer si è spento all’età di 87 anni nella sua casa a Milano, dove era nato nel 1931. Considerato uno degli architetti e designer più importanti del nostro tempo, Mendini ha contribuito a portare alto il nome del nostro Paese nel mondo. Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera si era definito come un Geppetto capace con le sue mani di creare la vita. Non si contano le invenzioni e le creazioni artistiche realizzate come la famosissima poltrona Proust, che descriveva così: “È una falsa poltrona del Settecento decorata con un falso quadro di Signac. Due falsi che, insieme, fanno un pezzo originale”. Non solo, Mendini è stato anche la mente dei ricercatissimi utensili da cucina disegnati appositamente per la casa Alessi come il cavatappi Anna G.
Addio a Alessandro Mendini
Alessandro Mendini è stato uno dei fondatori del movimento Alchimia nato nei primi anni Settanta. Non solo, il suo genio ha contribuito anche allo sviluppo di altre scuole di pensiero come la Global Tools. Uno dei meriti di Mendini è stato sicuramente quello di introdurre nel design una sottilissima linea di ironia; un’ironia colorata che derivava dalla sua grande passione per la pittura e per artisti del calibro di Balla e Kandinsky sui cui disse in un’intervista: “Da bambino volevo inventare cose come le sue”. Diversi i premi e i riconoscimenti ricevuti in vita: due premi il Compasso d’oro rispettivamente nel 1979 e 1981, l’European Prize for Architecture Awards nel 2014 e infine la nomina di Chevalier des Arts et des Lettres in Francia. Inoltre è stato anche direttore di diverse riviste dedicate al mondo del design ed architettura come “Casabella” e “Domus”.
Alessandro Mendini e il kitsch
Alessandro Mendini è sempre stato un sostenitore del kitsch quando tutti remavano contro questa nuova corrente moderna. “Ha delle regole rigorose: rimpicciolimento della figura, traslazione della funzione, stridore dei colori. Ma soprattutto, quanto è rilassante ascoltare canzonette leggere, ci fa stare meglio” ha dichiarato durante un’intervista rilasciata alla stampa. A chi poi gli domandava cosa avesse fatto nella vita: “Che cosa sarei diventato se non avessi fatto il designer? Sarei stato un perfetto pentito: ancora oggi io sono fatto di aria, colore e ripensamenti”. Una grandissima perdita per l’arte italiana. Ricordiamo che il genio di Mendini è dietro la creazione della Torre del paradiso a Hiroshima e del Groninger Museum in Olanda.