Lele Mora sarà protagonista, insieme a Emilio Fede, de Docu – Realiti Sciò. Il programma condotto dall’ex Iena Enrico Lucci torna su Rai 2 lunedì 18 febbraio 2019 e lo fa con una veste nuova, rinnovata. Il nuovo format diventa un docufilm e mixa materiali, clip e immagini già trasmesse nella precedente edizione con elementi sempre nuovi di puntata in puntata. Tra i video del 2018 non poteva mancare quello che riscosse particolare successo di pubblico. Si tratta del servizio con cui Lucci volle sancire la pace tra Lele Mora, ex manager dei vip noto principalmente per i numerosi procedimenti giudiziari a suo carico, e l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede. A distanza di tempo l’ex Iena tornerà dai diretti interessati per capire se la bandiera bianca sventolata davanti alle telecamere di Rai Due è stato solo un gesto televisivo o ha veramente messo un punto fermo all’inimicizia che si era creata tra i due personaggi. I due, insomma, sono tornati amici o hanno solo fatto finta? Sarà proprio Lucci a svelare l’arcano.



Lele Mora coinvolto in una finta rapina

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. E Lele Mora continua a far parlare di sé per via di truffe, estorsioni e finte rapine. La notizia è del 17 gennaio 2019 e racconta di una messa in scena studiata a regola d’arte dal pregiudicato Michele Cilla, gestore della discoteca Byblos di Milano e braccio destro di Guglielmo Fidanzati nel controllo mafioso nei locali della movida. Era maggio quando a Cilla arriva l’offerta di uno champagne in svendita presso un campo nomadi: bottiglie per 40mila euro da pagare in contanti. La soffiata era una trappola e Cilla spedisce il suo braccio destro, Claudio Agrani, accompagnato da Lele Mora, che dovrebbe fungere da garanzia. All’arrivo di Mora e Agrani nessuna traccia dello champagne. Nessuno denuncia il fatto, ma Cilla rivuole i suoi soldi. Lele Mora, tramite suo figlio, consegnerà 10mila euro per chiudere tutto lì, ma Cilla, per ottenere altro denaro, punta Marco Pingitore, pr che aveva segnalato il presunto affare. I due si incontrano a ristorante mentre Pingitore cena con fidanzata e suoceri e scatta la rissa. Marco Pingitore va in ospedale, denuncia Cilla, che viene arrestato, e Lele Mora viene coinvolto ancora una volta in un problema giudiziario. 



“Non navigo nell’oro. Vivo solo grazie a mio figlio”

Lele Mora si è giustificato dell’accaduto con il pregiudicato Michele Cilla dicendo di essere disperato, non avere più la possibilità di mantenersi da solo e di aver colto l’occasione per “guadagnare” qualche soldo per vivere autonomamente. “Il fatto è che io non navigo nell’oro. Non sono in un buon momento, non sono Fabrizio Corona che guadagna ancora molto. Ormai vivo solo grazie a mio figlio, mi mantiene. In queste situazioni, quando uno non lavora, deve poter guadagnare qualcosa in ogni modo”, afferma Mora. Sarà proprio per la convinzione di tentarle tutte che l’ex manager dei vip italiani si è lanciato anche in politica. L’ambiente non gli è mai stato completamente estraneo, ma Mora ha addirittura aderito al partito Unione Cattolica, fondato lo scorso maggio da Ivano Tonoli, entrando personalmente a far parte di questo mondo. Ma neppure la sua carriera politica gli sta regalando grosse soddisfazioni. Qualche giorno fa, infatti, alcuni dirigenti del partito hanno fermamente richiesto al capogruppo l’espulsione di Lele Mora. “O lo cacciate o ce ne andiamo tutti”, hanno scritto. 



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